E' piaciuta ai media l'idea di vendere agli agricoltori i terreni dello Stato per fare “cassa”. La notizia è stata commentata su molti dei quotidiani in edicola in questi giorni, a iniziare da “Italia Oggi” del 5 novembre che anticipa la richiesta del mondo cooperativo di essere fra i protagonisti di questa nuova opportunità. Torna sull'argomento “Avvenire” del 6 novembre dalle cui pagine ricorda che sono 338 mila gli ettari di proprietà dello Stato che potrebbero essere ceduti, per un valore stimato in sei miliardi di euro. Nello stesso giorno l'argomento è affrontato dal “Secolo XIX” che ricorda come la manovra contenuta nel maxi-emendamento alla legge di stabilità preveda anche alcuni bonus fiscali. E non saranno solo i giovani agricoltori a figurare fra i possibili acquirenti delle terre demaniali. Lo anticipa “Italia Oggi” del 9 novembre entrando nei meccanismi previsti per la cessione di questi terreni, che avverrà sia per vendita diretta (sotto i 400mila euro) sia per asta pubblica. Ma c'è già chi si “mette di traverso”. E' il caso della Regione Toscana che dalle pagine de “La Nazione” del 7 novembre si dice indisponibile a cedere alcune delle proprietà di maggior prestigio.

 

Maltempo e Pac

Mentre si pensa a come mettere in produttività le terre dello Stato, si contano i danni del maltempo degli ultimi giorni, ed è dalle pagine de “L'Unità” che si ricorda il fondamentale ruolo dell'agricoltura nelle zone di montagna nel prevenire i disastri ambientali che l'abbandono delle terre rende ancor più devastanti. In Liguria intanto gli agricoltori contano i danni subiti, che secondo quanto riporta il “Secolo XIX” del 10 novembre assommano ad almeno due milioni di euro nella sola provincia di Alessandria. Cifre che aumentano e di molto allargando lo sguardo alla Liguria, al Piemonte e alla Toscana, come riferisce “Avvenire” del 9 novembre. Ma non c'è solo il maltempo a preoccupare gli agricoltori. Come una spada di Damocle pesano sul capo delle aziende agricole le decisioni che si vanno prendendo a proposito della riforma Pac. Ed è allarme sui tagli, scrive “Avvenire” del 5 novembre. Sulle pagine di “Italia Oggi” dello stesso giorno si può leggere l'intervento del presidente della commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro, secondo il quale la riforma presentata dal commissario Ciolos deve essere riscritta. Un obiettivo che richiede però, a parere dell'assessore all'Agricoltura della Regione Veneto, Franco Manzato, una politica condivisa da parte delle Regioni, argomento del quale si parla su “La Padania” del 5 novembre. Scendono in campo le cooperative, che in occasione della loro prima assemblea unitaria (se ne parla anche in questo numero di Agronotizie) non lesinano sulle pagine di “Avvenire” dell'8 novembre le critiche ai criteri di riforma della Pac. Alle critiche risponde lo stesso Commissario Dacian Ciolos dalle pagine di “Italia Oggi” del 5 novembre dicendosi convinto che le proposte avanzate sono più semplici e più efficaci rispetto a quanto viene descritto. Sulla riforma Pac, insomma, ci sarà ancora molto da discutere e da scrivere...

 

Vino, il sorpasso della Francia

Come pure si continuerà a scrivere di vino e del sorpasso della Francia enologica su quella italiana, che perde il primato in termini di quantità di vino prodotta, come scrive “Il Sole 24 Ore” del 9 novembre. Il calo della produzione riguarda anche il novello, come si legge su “Il Gazzettino” del 6 novembre, e il “Secolo XIX” commenta l'aumento dei prezzi conseguente al calo della produzione. Intanto si apprende dal “Giornale di Brescia” del 4 novembre che il Franciacorta sta cercando di espandere il suo mercato, ora troppo concentrato al Nord Italia. Infine la notizia, salutata con soddisfazione dalle cantine, che le vinacce ritrovano la qualifica di sottoprodotto. I dettagli si possono leggere su “Il Sole 24 Ore” del 9 novembre.

 

Il latte e i suini

Nel mondo del latte si torna a parlare di Parmalat, questa volta per il timore che vengano chiusi alcuni stabilimenti, come anticipa “MF” dell'8 novembre. Se ne parla nello stesso giorno anche su “Repubblica” dove l'attenzione è puntata sulla possibile cessione di Santal, marchio noto in particolare nel segmento dei succhi di frutta. A proposito di marchi, il settimanale “Panorama” in edicola il 10 novembre, dedica un lungo articolo a In.Al.Pi. di Cuneo, grande produttrice di semilavorati caseari che chiuderà il 2011 con un buon incremento del fatturato. Sul fronte del latte “Italia Oggi” segnala le prime preoccupazioni sul prezzo del Parmigiano Reggiano che sta cedendo. Al contrario arrivano segnali positivi dal mercato suinicolo, con i prezzi che da qualche tempo stanno risalendo, come si può leggere sul “Giornale di Brescia” del 6 novembre. E vanno bene anche le esportazioni di salumi come tiene a sottolineare su “Libero” del 10 novembre il presidente di Assica, Lisa Ferrarini. Infine i commenti su FieraCavalli, la grande manifestazione veronese dedicata al mondo equino che ha fatto il pieno di presenze, come scrive “Arena” del 7 novembre. Molti i giornali che si sono occupati di questa manifestazione che ha fatto parlare di sé anche sotto il profilo politico per l'assenza del sindaco Flavio Tosi in occasione della visita in fiera del ministro dell'Agricoltura Saverio Romano. I commenti si possono leggere su molti quotidiani e fra questi il “Gazzettino”, “L'Arena” o la “Cronaca di Verona” del 4 novembre. Curioso come si riesca a trovare ad ogni occasione motivo di polemiche...