Veneto
Ripristinati gli argini colpiti dall'alluvione

Nei primi giorni del novembre scorso la grande piena del Bacchiglione, che aveva devastato Vicenza, transitò per Padova, esondando in zona Paltana e provocando, qualche chilometro più a valle, la grande rotta di Roncajette con gravissimi danni al territorio. Le prime a essere colpite dal passaggio dell'enorme massa d'acqua furono le arginature: proprio alla Paltana, lungo via Decorati al Valor Civile, furono tra l'altro interessate dal franamento di una vecchia difesa in ghiaione.

Dal 29 marzo scorso il genio Civile di Padova ha aperto i cantieri per il ripristino della struttura, in modo da metterla in sicurezza come e meglio del periodo antecedente al disastro. I lavori, che dovrebbero terminare all'inizio del prossimo mese di luglio, prevedono anzitutto la realizzazione di una massicciata in pietrame (blocchi di diverse pezzature comprese tra 10 e 500 kg) per mettere in sicurezza una curva sulla destra del fiume, laddove la vecchia difesa è franata in alveo, trascinando con sé vegetazione e parte della sponda a fiume. Verrà successivamente ricostruita e risezionata la sommità arginale con dimensioni maggiori (dai precedenti 2,5 metri a 3,5 metri), in modo tale da garantire la stabilità dell'argine e la transitabilità con i mezzi meccanici in sicurezza. L'importo complessivo dei lavori ammonta a 200 mila euro.

Il Genio Civile di Padova sta provvedendo a rimettere in sicurezza anche l'argine sinistro del Muson dei Sassi in località Mezzavia del Comune di Cadoneghe. I lavori hanno preso formalmente il via l'ultimo giorno di marzo e verranno conclusi per la fine di giugno, per una spesa complessiva di 240 mila euro. Anche in questo caso lo scopo è di ripristinare le condizioni di sicurezza idraulica antecedenti all'alluvione, consolidando le sponde ed eliminando dall'alveo il materiale franato. L'argine verrà sostanzialmente rifatto con la posa di pietrame di varie dimensioni.

"Questi sono solo due dei circa 250 cantieri che abbiamo attivato dopo l'alluvione per riportare le opere idrauliche danneggiate dall'acqua in una situazione di sicurezza idraulica pari o superiore a quella antecedente all'evento – ha spiegato il presidente del Veneto Luca Zaia, commissario per il superamento dell'emergenza – Questi interventi si aggiungono ai 129 interventi di somma urgenza quasi tutti conclusi o comunque in fase di conclusione, attivati durante e immediatamente dopo l'alluvione per 'tappare' le rotte e ripristinare adeguate condizioni di sicurezza rispetto agli ingentissimi danni causati dall'acqua alle opere pubbliche".

"Siamo consapevoli – ha concluso Zaia – che per ridurre il pericolo che gli allagamenti si ripetano, servono opere strategiche quali bacini di laminazione, nuove canalizzazioni, sopraelevazioni di arginature e pulizie degli alvei. Tali opere sono individuate nel piano di interventi per la mitigazione del rischio in tutto il territorio regionale".

Fonte: Coldiretti Veneto

 

Sicilia
Due milioni per l'irrigazione siciliana

Su impulso del ministro dell'Agricoltura Saverio Romano, sono state concluse le procedure di selezione per il cofinanziamento di progettazioni di interventi infrastrutturali irrigui nella Regione Siciliana sulla base di quanto disposto dal d.l. 171/2008

"Con questo provvedimento vogliamo contribuire a ridurre il gap infrastrutturale che da troppo tempo divide l'agricoltura del Mezzogiorno d'Italia dal resto della nostra penisola. La norma che consente questi interventi, votata all'unanimità dal Parlamento, rappresenta un'occasione per molti Consorzi di Bonifica meridionali di dotarsi di un adeguato parco progetti per le prossime occasioni di finanziamento di interventi irrigui, necessari per una moderna agricoltura di qualità che al Sud si sta affermando, come i recenti riconoscimenti europei dimostrano: Arance di Ribera Dap, Limoni di Siracusa Igp, Piacentinu Ennese Dop".

Così si è espresso il ministro Romano, annunciando l'assegnazione da parte di ex Agensud di 1.879.897 euro ai consorzi di bonifica di Palermo, Agrigento, Enna, Gela, Caltagirone e Catania.

La norma, che nasce dall'esigenza di attenuare il consistente divario registrato nelle ultime assegnazione di risorse per infrastrutture irrigue tra Nord e Sud (70% alle Regioni del Nord rispetto al 30% di quelle del Sud del Programma Nazionale Irriguo) per mancanza di idonei progetti cantierabili, consente il finanziamento all'80% (il restante 20% resta a carico degli Enti) di 9 progettazioni definitive o esecutive per un valore di 1.879.897 euro ai Consorzi di Bonifica di Palermo, Agrigento, Enna, Gela, Caltagirone e Catania. Le progettazioni si riferiscono ad importanti schemi idrici siciliani per un valore complessivo di oltre 130 milioni di euro. Le progettazioni saranno affidate con criteri di evidenza pubblica, come stabilito dal Codice dei Contratti. Le somme complessivamente disponibili, provenienti da economie di spesa realizzate sugli interventi di competenza del Commissario ad acta ex Agensud Roberto Iodice, ammontano a 8.000.000,00 euro per le 8 regioni meridionali. 

Oltre alla Regione Siciliana, sono stati finora assegnati 1.814.000 euro per otto progetti della Campania, 179.000 euro per tre progetti in Molise e 364.000 euro per due progetti in Abruzzo.

Fonte: Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali

 

Toscana
Filiera corta, boom in Toscana

Infranto il muro delle 300 aziende che effettuano la vendita diretta e che contribuiscono quotidianamente ad implementare e potenziare la fitta rete di mercati di Campagna Amica presenti in tutta la Regione e nelle principali città. 

La Toscana è la terza Regione in Italia per numero di mercati esclusivi degli agricoltori: un primato che la dice lunga sulla predisposizione dei toscani a mangiare locale, prediligendo i prodotti della filiera corta, acquistati, o nei mercati di Campagna Amica o direttamente in azienda trasformando le fattorie in vere e proprie oasi del gusto.

Dalla fattoria alla tavola, dal produttore al consumatore. E' questo il miracolo moderno del progetto per una filiera agricola tutta italiano che, riducendo le intermediazioni che fanno lievitare i prezzi, permette di ristabilire i giusti rapporti di filiera e garantisce al consumatore qualità, genuinità, freschezza e convenienza.

Spiega Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana: "Oggi abbiamo 310 aziende accreditate a Campagna Amica che producono reddito in prevalenza grazie alla vendita diretta e ai mercati di Campagna Amica che abbiamo aperto, grazie alla sensibilità delle amministra comunali, in 57 comuni. L'agricoltura sta tornando ad essere centrale per la comunità e per la nostra economia".

Un progetto che in Toscana ha consentito alle aziende di ottenere vantaggi economici importanti incrementando il fatturato in media del 20%, con punte anche del 100% generando una spesa media per visita di 26 euro (dati Coldiretti). 

Firenze con 61 punti vendita, Grosseto con 55, Pisa con 38 e Arezzo con 37 sono le province più intraprendenti. A seguire Lucca con 23, Massa Carrara con 19, Prato con 18, Siena con 16 e Livorno con 11. A maggio contribuiranno ad aumentare il numero di aziende accreditate anche due aziende storiche per la produzione di olio extravergine come La Torre Bianche e La Ranocchia di San Casciano che apriranno un punto vendita comune per commercializzare prodotti locali di qualità.

"Ci sono realtà – commenta Roberto Madde, direttore di Coldiretti Toscana – che hanno incrementato in modo notevole il loro fatturato; l'aspetto economico è fondamentale per garantire continuità all'azienda, ma ci sono aspetti come la tutela del territorio, e dell'ambiente che sono altrettanto fondamentali e che non sono quantificabili in termini economici. Le aziende non producono soltanto cibo, per poi venderlo ai mercati, presidiano il territorio dove operano e contribuiscono a mantenerlo integro. Se garantiamo alle imprese agricole sbocchi commerciali, e quindi reddito, incrementiamo la presenza sul territorio. Là dove l'agricoltura non c'è, o è sparita – conclude Madde – gli effetti sono stati evidenti".

E per spingere sempre più consumatori, e i milioni di turisti che scelgono la Toscana, Coldiretti ha dato il via ad una massiccia operazione di divulgazione attraverso la pubblicazione di vere e proprie guide alla filiera corta, tascabili e gratuite, dove è possibile trovare tutte le aziende, provincia per provincia, che effettuano la vendita diretta con relativi prodotti (la guida può essere ritirata presso i mercati di Campagna Amica e sarà distribuita presso le aziende agrituristiche come supporto alla loro ristorazione 'Filiera corta a tavola').

Fonte: Coldiretti Toscana

 

Puglia
I Consorzi di bonifica chiudono i rubinetti, la Cia chiede l'intervento della Regione

In difficoltà numerose aziende agricole. La Cia Puglia denuncia la mancata erogazione di acqua alle aziende agricole pugliesi da parte dei Consorzi di Bonifica. 

La situazione più critica si sta registrando nel Salento e nel Tarantino. In particolare in provincia di Brindisi da qualche giorno il Consorzio di Bonifica Arneo non sta fornendo acqua alle aziende accampando "giustificazioni a dir poco evasive". La situazione sta creando serie difficoltà alle aziende del territorio servite dall'Arneo, impegnate in questi periodi nella irrigazione delle colture orticole e leguminose già in produzione o in corso di semina e piantumazione.

Il tutto viene complicato dalle temperature quasi estive che si sono registrate in alcune zone del Salento e della provincia di Taranto e dalla assenza totale di precipitazioni nei giorni scorsi

L'irrigazione, dunque, rimane fondamentale e la mancata erogazione di acqua da parte dei Consorzi di Bonifica "non sta facendo altro che mettere in difficoltà numerose aziende agricole, già alle prese con una crisi economica senza precedenti e con prezzi dei prodotti ridotti a minimi termini, compromettendo seriamente la produzione" spiega la Cia regionale.

La Cia chiede alla Regione Puglia e all'assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno di adottare immediatamente tutti i provvedimenti atti a ripristinare la erogazione di acqua alle aziende agricole servite dal Consorzio di Bonifica Arneo.

Fonte: Cia Puglia

 

Marche
Contro le etichette illeggibili arriva l'olio con l'sms

L'Aprol regionale, associazione dei produttori olivicoli della Coldiretti, insieme all'Unaprol, ha ideato una linea di extravergine d'oliva marchigiano al cento per cento, tracciato e di qualità, che "assicura una serie di informazioni in più rispetto a quelle normalmente presenti in etichetta". Infatti, inviando un messaggio dal telefono cellulare il codice stampato sul collarino di ogni bottiglia, al numero 340 5163169 si riceverà un sms con le indicazioni del Comune nel quale le olive sono state colte, la loro varietà, il grado di acidità e i consigli per il consumo, con i piatti più adatti all'abbinamento. 

Si tratta di "una possibilità per il consumatore di sapere davvero cosa porta in tavola - informa l'Aprol - soprattutto in una situazione in cui la provenienza delle olive impiegate è praticamente illeggibile in quattro bottiglie di olio extravergine su cinque in vendita in Italia, nonostante sia obbligatorio indicarla per legge in etichetta".

Fonte: Agrapress