'Dopo la presentazione di Barcellona, Bari è il palcoscenico più indicato per ribadire la validità del nostro impegno. Rimettere al centro della nostra attenzione le tradizioni alimentari del Mediterraneo, che trovano la loro massima espressione nella dieta che lega il suo nome al nostro mare, significa dare un reale riconoscimento ad una straordinaria identità comune. Il dossier sarà presentato all'Unesco in agosto'.
Così il ministro delle Politiche Agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro ha presentato a Bari, insieme al ministro spagnolo dell'Agricoltura della Pesca e dell'Alimentazione Elena Espinosa, la candidatura della Dieta Mediterranea come patrimonio culturale immateriale in ambito Unesco. 'Ringrazio profondamente il ministro Espinosa e il premier Josè Luis Zapatero', ha sottolineato De Castro, 'per aver accolto e portato avanti questo obiettivo in un lavoro di squadra tra Italia e Spagna. Ci stiamo impegnando a fondo per dare a questa candidatura il rilievo che merita, attivando la partecipazione di tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e il sostegno di Istituzioni, enti locali, comunità scientifica, mondo della cultura, produttori e consumatori'.
De Castro non ha dubbi: 'La dieta mediterranea è un patrimonio da custodire e da diffondere. Tramite questa iniziativa mi auguro che l'agroalimentare possa affermarsi sempre di più, per la salubrità, le peculiarità e  gli elevati standard di controlli che caratterizzano il sistema italiano'