“La nostra politica per l’internazionalizzazione del made in Italiy agroalimentare va nella giusta direzione. Da un'adeguata lettura dei dati emergono segnali più che incoraggianti”. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro commentando i dati Istat sull’export verso i Paesi extraeuropei riferiti al periodo gennaio-maggio 2007. “In questo primo anno di governo abbiamo allacciato relazioni con Paesi dai potenziali fortissimi come la Cina – dove finalmente si sono aperte le porte ai prosciutti stagionati italiani - e la Russia, dove la grande distribuzione ha portato sugli scaffali  il meglio dei nostri prodotti". "Tuttavia - ha spiegato il ministro - il bilancio dell’export agroalimentare risente fortemente di una frenata venuta dagli Usa. Fuori dai confini dellUe, sono gli Stati Uniti il nostro maggior mercato: l’ulteriore indebolimento del dollaro nei primi mesi dell'anno ha portato a un brusco calo delle importazioni dall’Italia, generando un dato che ha depresso l’indice generale.” Al contrario, gli altri Paesi extra Ue hanno dato segno di vitalità. Le esportazioni di prodotti alimentari industriali verso la Russia sono cresciute – nel periodo gennaio-maggio '07 – del 50% e salgono del 15% quelle dei prodotti agricoli. Molto positivi i dati dell’export in Sudamerica: +25% per i prodotti alimentari industriali e +15% per quelli agricoli. Lo stesso tasso di crescita che l’esportazione di prodotti alimentari industriali italiani ha segnato verso la Cina. “La domanda è forte e dobbiamo essere in grado di soddisfarla – ha concluso De Castro –. Continueremo a lavorare per dare nuovi sbocchi all’agroalimentare di qualità".