“La riforma dell’Ocm ortofrutta appena varata dall’Unione europea va nella giusta direzione, indicando la strada del contenimento della frammentazione produttiva e di una maggiore aggregazione dell’offerta. Una svolta necessaria, nella quale le organizzazioni dovranno rappresentare uno strumento attivo nell’accorciamento della catena di commercializzazione e quindi nel contenimento dei prezzi anche nelle fasi finali”. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole De Castro, commentando l’indagine conoscitiva sulla struttura della produzione e distribuzione ortofrutticola italiana condotta “con estrema capacità di analisi e sintesi” dall’Antitrust presieduta da Antonio Catricalà. Un’indagine per la quale l’Autorità per la concorrenza si è avvalsa anche della collaborazione del Mipaaf. “Il rapporto ha messo in luce i riflessi negativi di una filiera troppo lunga – ha detto De Castro – evidenziando rincari che dal produttore al consumatore arrivano a percentuali insostenibili. Se la grande distribuzione, i supermercati e i mercati rionali devono potenziare il proprio ruolo, anche alcuni aspetti della produzione vanno rivisti – ha detto il ministro - combattendo la frammentazione e preferendo forme consortili o societarie, sistemi di aggregazione di produttori. La Finanziaria 2007 promuove la creazione dei cosiddetti “mercati degli agricoltori” (farmers markets), meccanismo di vendita diretta senz’altro capace di dare efficaci risposte”.“Anche la borsa merci agroalimentare, tenuta a battesimo pochi mesi fa è uno strumento sul quale puntiamo molto”.