“Ribadiamo la nostra ferma volontà di non consentire alcuna tolleranza rispetto alla presenza di Ogm in agricoltura biologica” ha detto il ministro delle Politiche agricole De Castro. “Porteremo all’esame delle Regioni il prossimo 21 giugno uno schema di decreto che prevede che la soglia di presenza accidentale di Ogm nei prodotti biologici per l’alimentazione umana ed animale non debba superare lo 0,1%, quantità consentita esclusivamente per presenze accidentali e tecnicamente inevitabili”.“Si tratta di un’iniziativa coerente con la posizione che abbiamo tenuto in Consiglio europeo, dove l’Italia ha tentato di opporsi alla maggioranza dei Paesi membri aggregando una minoranza di blocco. Purtroppo nelle fasi finali del negoziato tale minoranza non ha tenuto per la defezione di importanti Paesi”. Il Regolamento del Consiglio (CEE) n.2092/91 del 24 giugno 1991, sul metodo di produzione biologico di prodotti agricoli e all’indicazione di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari e sue modificazioni ed integrazioni, dispone che gli organismi geneticamente modificati (Ogm) e i prodotti derivati ed ottenuti da Ogm sono incompatibili con il concetto di produzione biologica e con la percezione che i consumatori hanno dei prodotti biologici. Essi non devono quindi essere utilizzati nell’agricoltura biologica o nella trasformazione di prodotti biologici. Il nuovo regolamento, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2009, prevede una presenza di Ogm nel limite dello 0,9% come per l’agricoltura convenzionale. “Il nuovo regolamento – ha precisato De Castro – prevede comunque che gli Stati membri possano applicare nel loro territorio norme più rigorose alla produzione vegetale e a quella animale”. “Ci ispiriamo all’autorevole orientamento del Parlamento europeo che, con le risoluzioni del 29 marzo e del 22 maggio 2007, ha richiesto che le contaminazioni accidentali e/o inevitabili da Ogm nel biologico non dovrebbero superare lo 0,1%, limite tecnico analitico di rilevabilità”.