Il governo intende accogliere le richieste degli imprenditori agricoli, di cui la Cia - Confederazione italiana agricoltori si è fatta portavoce. Il presidente del consiglio, Romano Prodi, e il ministro delle Politiche agricole De Castro hanno annunciato che è in “cantiere” un provvedimento legislativo che definisca la proroga (sembrerebbe di un anno) per l’aggiornamento del catasto, o meglio delle colture catastali. Il nuovo sistema - che vede l’Agea collaborare con l’Agenzia del territorio e provvedere per i beneficiari Pac in via indiretta all’aggiornamento delle colture praticate - verrà adottato solo a regime. Addio a quei provvedimenti che prevedevano l’applicazione delle nuove rendite a partire dall’annualità 2006. Come rappresentanti di categoria - sottolinea la Cia - non possiamo che plaudere al buon senso ed essere fieri dell’azione svolta, attraverso la quale sono stati garantiti e tutelati gli associati. Nelle scorse settimane è stata sviluppata un’azione incisiva per lo slittamento del provvedimento. Politi ha prima sollecitato, con una lettera, la richiesta di proroga al ministro De Castro, al viceministro dell’Economia Vincenzo Visco e ai presidenti delle commissioni Agricoltura, Finanze e Tesoro delle Camere. Non ricevendo risposte chiare ed esaustive, la Cia ha, poi, promosso un’istanza di autotutela, firmata dal presidente Politi, che è stata fatta notificare al presidente del Consiglio, al ministro ed al viceministro dell’Economia e delle Finanze, ai direttori dell’Agenzia del Territorio e dell’Agenzia delle Entrate. Sulle circa 3.500.000 particelle sottoposte a variazioni colturale più del 20% (oltre 700 mila) sono errate. E tutto ciò ha provocato confusione tra gli agricoltori.