Un nuovo finanziamento del governo italiano di 2,6 milioni di dollari consentirà di estendere sino al 2008 l’innovativo programma della Fao per la sicurezza alimentare nei Piccoli Stati Insulari del Pacifico (PICs)*, ha reso noto oggi l’Agenzia delle Nazioni Unite. Questo nuovo stanziamento - che porta il contribuito italiano nella regione ad oltre 7 milioni di dollari - consentirà alla Fao di estendere le attività del progetto avviato nel 2004 per migliorare la produzione alimentare e contribuire ad aprire opportunità di mercato. I PICs variano per dimensione, risorse naturali e livelli di sviluppo, tutti però devono fare i conti con grandi difficoltà economiche ed ambientali dovute al loro isolamento geografico, alle loro dimensioni, e all’esposizione alle catastrofi climatiche. La maggior parte della popolazione di questi arcipelaghi, stimata intorno a 7 milioni di persone, vive in zone rurali e dipende dall'agricoltura e dalla pesca per la propria sopravvivenza. Tra gli ostacoli più comuni per gli agricoltori locali la qualità scadente e la scarsa disponibilità di sementi e la mancanza di un controllo efficiente delle infestazioni e delle malattie delle piante.  Avviato nel 2004, il progetto ha puntato alla diversificazione e razionalizzazione delle colture, all’introduzione di migliori pratiche agricole, all’identificazione di nicchie di prodotti da destinare al mercato estero, per aumentare la sicurezza alimentare degli abitanti e per creare le condizioni per essere meno fragili nei confronti di disastri naturali. Nell’ambito del Programma, che comprende 26 progetti nazionali in 14 Paesi, è stato avviato un ampio spettro di attività: dallo sviluppo della produzione di miele a Fiji, alla promozione dell’industria di trasformazione alimentare su piccola scala a Samoa, alle coltivazioni di alberi da frutta nelle isole Cook, alla creazione di orti familiari a Tuvalu e Nauru, alla lavorazione del pesce e all’avvio di piccoli allevamenti di maiali e di polli. (In foto: Papua Nuova Guinea, contadini al lavoro nel nuovo campo di riso avviato nell’ambito del progetto. Foto tratta dal sito Fao)