Il surriscaldamento globale e la necessità di provvedimenti in merito alle emissione dannose provocate dalla produzione di carbonio e dal suo utilizzo. Sono questi tra i temi caldi affrontati in un recente studio elaborato dalla Commissione Europea, anticipato dal quotidiano inglese Financial Times e pubblicato sul sito della Commissione europea mercoledì 10 gennaio, in cui si prospetta una difficile situazione climatica e ambientale, con seri danni al settore agricolo.
Gli scenari ipotizzati dalla commissione europea sono principalmente due: da un lato si ritiene possibile un aumento della temperatura di circa 2,2° e dall'altro un incremento pari a 3°. Un cambiamento climatico che potrebbe causare drammatiche conseguenze per la popolazione terrestre, ma non solo.
Si prevede che nei prossimi 70 anni si andrà incontro a inondazioni e periodi di siccità che potrebbero causare la morte di 90mila persone all'anno e danni dai costi di miliardi di euro. Se dovesse verificarsi la previsione della Commissione europea, l'Europa andrebbe incontro a una vera e propria spaccatura, con gli stati settentrionali a trarne i maggiori benefici. Paesi come Svezia e il Regno Unito gioverebbero di un clima più mite e più favorevole per la coltivazione di colture di riferimento dell'agricoltura mediterranea, mentre Italia e Spagna, si legge sempre nello studio, si troverebbero ad affrontare una situazione caratterizzata da "siccità, riduzione della fertilità del suolo, incendi e altri fattori dovuti al cambiamento climatico".
Quali le conseguenze nel settore agricolo? E la situazione è davvero così catastrofica? "Lo studio Ue - spiega Vittorio Marletto, presidente dell'Associazione italiana di agrometeorologia - rappresenta un'analisi dettagliata sul cambiamento climatico in Europa e sull'impatto che esso avrà nei prossimi anni. Un problema di non poco conto dal punto di vista agricolo se si pensa che il sistema climatico è sempre più variabile ed è quindi sempre più difficile fare scelte sulla programmazione agricola, su cosa o quando seminare, se mettere certi impianti o meno".

di Monica Alpi

Per approfondimenti:
Associazione italiana di agrometeorologia
via Caproni, 8 - 50100 Firenze info@agrometeorologia.it www.agrometeorologia.it

www.europa.eu/press_room/presspacks/energy/index_en.htm
Photo by Magalie L'Abbé - CC-Licence www.flickr.com/photos/magtravels