Secondo Ismea la superficie a pomodoro da industria è cresciuta negli ultimi anni: dagli 81.000 ha del 2004 agli 88.000 del 2005, continuando nell’incremento registrato anche rispetto all’anno precedente, in cui gli ettari erano solo 68.000. Ben 8.500 sono le aziende agricole che investono a pomodoro in Italia, con una superficie media di 10,4 ha.
Storico il sorpasso ai danni dell’Emilia-Romagna, la quale, nonostante l’incremento da 27.300 a 29.000 ha, si vede sopravanzare per più di 1.000 ha dalla Puglia, regione che occupa da sola il 34% della superficie totale. Piacenza rimane comunque la provincia leader italiana, con ben 12.940 ha, con un + 920 ha rispetto al dato precedente.
Negli ultimi anni si è assistito ad una diversificazione delle attività di trasformazione e ad un aumento della gamma di prodotti finiti e semilavorati proposti dall’industria conserviera italiana: patiscono i concentrati, a causa della concorrenza del prodotto cinese, mentre crescono polpe, triturati, salse e passate.
Un mercato che quindi si mostra ancora vivo e redditizio, nonostante le pressioni dovute alle crisi congiunturali ed alla concorrenza straniera. Un mercato che trova in Tomato World una vetrina importante per la comunicazione ed il confronto. La mostra intersettoriale abbraccia infatti tutti i comparti dell’intera filiera, dall’agricoltura all’industria di trasformazione, per finire alla distribuzione ed alla successiva commercializzazione.
Un’importante novità nel 2006, inoltre, è stata Agropack: rassegna per l’imballaggio e la logistica del settore agroindustriale, la quale ha completato e ampliato le merceologie esposte.
Un ricco programma di convegni e incontri ha fatto da qualificato corollario alla fase espositiva: il primo degli incontri è stato dedicato alla costituzione ed all’insediamento del gruppo di coordinamento del distretto del pomodoro da industria (Piacenza, Parma, Cremona), per proseguire poi con il seminario Citimap (Centro per l’Innovazione nell’impiego del telerilevamento nell’industria meccanica per l’agricoltura di precisione).
Un’importante tavola rotonda ha focalizzato quindi sui temi legati alla nuova Ocm pomodoro: il prossimo arrivo della Ocm comporterà infatti anche il disaccoppiamento della Pac, come già avvenuto per altre colture, con prevedibili modifiche delle scelte imprenditoriali di alcuni, se non molti, operatori del settore.
Ma anche altri incontri si sono svolti nella cornice fieristica piacentina: l’Azienda sperimentale Vittorio Tadini ha presentato i risultati di prove sperimentali con differenti linee tecniche per la difesa, mentre la Coldiretti ha promosso l’attualissimo tema della tracciabilità e della etichettatura, i quali sono divenuti strumenti fondamentali per affrontare il moderno mercato.
Infine Tecnoforum, che ha fornito alle aziende una panoramica delle novità in campo tecnologico.
Appuntamento quindi alla IVa edizione, con l’auspicio di poter apprezzare ancora un panorama di mercato stimolante e propositivo.

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