Finalmente agricoltura e alimentazione non saranno più due materie separate. In Emilia Romagna nasce "Food-Er", l'Università Internazionale dell'Agroalimentare. Si parlerà di nuovi metodi per la qualità e la sicurezza, di digitalizzazione e innovazione dei processi produttivi, di riduzione dell'impatto ambientale delle produzioni, consumi d'acqua, territori, emissioni e anche nutrizione e salute.

 

Un innovativo percorso di alta formazione che si aggiunge al panorama universitario italiano dedicato al mondo dell'agricoltura.

 

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Il nome completo è "Food-Er, Emilia Romagna International Network for Education and Industrial Research on Food and Beverage" e l'obiettivo è quello di rendere la Regione un polo di attrazione di talenti internazionali e garantire un flusso costante di alte specializzazioni necessario alla crescita delle filiere produttive, alla creazione di imprese innovative e startup tecnologiche nel settore agroalimentare, alla ricerca pubblica e privata, per diventare sempre più punto di riferimento nel Paese e all'estero nell'affrontare e risolvere problematiche di grande attualità, per uno sviluppo sostenibile e rispettoso delle risorse naturali.


Il progetto nasce dalla Regione Emilia Romagna che ha contribuito con 3 milioni di euro e che si è accordata con le 4 università emiliano romagnole diventate soci fondatori: Università degli Studi di Parma (capofila del progetto), Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università di Bologna e Università degli Studi di Ferrara.

 

Ai soci fondatori si affiancano anche i soci aggregati, quali l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, il Clust-Er Agrifood che riunisce soggetti pubblici e privati, centri di ricerca, imprese ed enti di formazione, medie e piccole imprese regionali e i 5 quartieri fieristici internazionali: Bologna Fiere, Fiere di Parma, Fiere di Rimini-Ieg, Cesena Fiera e Piacenza Expo.


I dettagli del progetto e l'offerta formativa

Food-Er prevede lo sviluppo di un programma internazionale di alta formazione interateneo, con una forte integrazione con il sistema industriale, un'offerta formativa riconoscibile ed inclusiva e il rilascio di titoli congiunti.


L'offerta formativa attivata comprenderà: master di 2° livello, una laurea magistrale, alta formazione dedicata alle imprese, dottorati di ricerca rafforzati e coordinati. Sarà condivisa e realizzata esclusivamente in lingua inglese secondo un sistema di formazione "diffusa", ossia costituito da diversi "pacchetti tematici" che potranno essere scelti dagli studenti al fine di completare il percorso di studio in maniera personalizzata e sulla base di specifiche esigenze.

 

Il percorso progettato sarà sviluppato in connessione con le attività di ricerca, promuovendo e supportando la collaborazione tra i gruppi e le infrastrutture per la ricerca, facilitando le interazioni con i partner industriali e di ricerca nazionali ed internazionali.


Le risorse saranno concentrate su progetti strategici che rispondano alle sfide globali del settore e alle esigenze delle imprese, anche acquisendo nuove risorse pubbliche e private.

 

Il coinvolgimento delle imprese emiliano romagnole nel progetto Food-Er permetterà di costruire un network di partner del settore che siano disposti a mettere in rete i loro impianti pilota a favore dello sviluppo delle competenze e di nuove tecnologie. Una volta a regime, Food-Er darà vita ad un incubatore/acceleratore verticale regionale caratterizzato da una forte connessione tra startup e tessuto industriale partner del progetto in un'ottica di collaborazione.

 

Per maggiori informazioni, a questo link è possibile scaricare la lista delle materie sviluppate da Food-Er.


I primi commenti

Il 18 luglio 2022 a Bologna si è tenuta la presentazione del progetto. Tra gli invitati il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l'assessore regionale allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla e i rettori dell'Università di Parma, Paolo Andrei, Bologna, Giovanni Molari, Ferrara, Laura Ramacciotti, Modena e Reggio Emilia, Carlo Adolfo Porro. Oltre ai docenti dell'Università Cattolica, Francesco Timpano e Marco Trevisan, e il presidente della Fondazione Its Tech&Food, Massimo Ambanelli.


Con Food-Er, afferma Bonaccini: "Ripercorriamo la strada che abbiamo aperto con Muner, la Motorvehicle University of Emilia Romagna, che oggi richiama centinaia di ragazze e ragazzi da tutto il mondo coi suoi corsi di laurea internazionali in ingegneria nell'automotive, e non è un caso se proprio dalle loro facoltà arrivano già risposte innovative su motori ecologici e veicoli moderni.

 

Allo stesso modo vogliamo che anche dalla Food Valley arrivi una nuova spinta su ricerca e innovazione in un comparto così importante come quello agroalimentare, che serva al nostro territorio e al Paese".


"Con questa iniziativa - sottolinea l'assessore Colla - puntiamo a formare un nuovo gruppo di esperti e manager che abbiano cultura e caratura internazionale, ma anche grande conoscenza del patrimonio enogastronomico e produttivo identitario dei nostri territori. Cogliendo le nuove sfide green, dalla terra alla tavola, cui bisogna dare risposta".