L’Italia, con 46 Dop registrate nel comparto dei formaggi, è al primo posto in Europa. Si tratta di un sistema, o meglio di una serie di sistemi, che operano secondo rigorose e consolidate norme dettate dai disciplinari di produzione, con elevate garanzie di qualità e di sicurezza, apprezzate dai consumatori di tutto il mondo. Tuttavia questa attenzione alla tracciabilità e alla tutela del consumatore non sempre riesce a penetrare i mercati extraeuropei, dove non c’è specifica legislazione a riguardo.
Proprio su questo tema è intervenuto Paolo De Castro, coordinatore della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, sottolineando come sia importante porre l’attenzione sui mercati di destinazione dei prodotti Dop italiani, alla luce della crescita economica e socio demografica che interesserà il mondo nei prossimi anni, soprattutto per il peso delle economie emergenti (Bric). Purtroppo, per i nostri prodotti ci sono ancora molte barriere all’ingresso di Paesi con mercati importanti come gli Usa l’unico mezzo che l’Europa ha di contrastarle è la politica dei negoziati, sulla quale l’Ue sta già lavorando da tempo. La competitività, ha detto De Castro, deve trovare necessariamente un ambito di sviluppo nella internazionalizzazione.
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Fonte: Accademia dei Georgofili