In Italia l’andamento delle quotazioni dei prodotti lattiero-caseari continua a segnare il passo. Dopo il latte e i formaggi, tocca ora anche al prezzo del burro, che fino alla settimana passata aveva registrato significativi incrementi, sia rispetto al mese precedente (+29%), sia rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+12,5%).

Di contro, rileva la Confagricoltura, i mercati europei, sostenuti in modo più diretto dalle prime misure adottate dalla Commissione, relativamente agli acquisti all’intervento di polvere di latte e burro, mostrano una ritrovata vivacità.

In Germania il prezzo del burro ha superato i 3 euro al chilo (+10,7% rispetto alla settimana precedente) e in olanda si attesta introno ai 2 euro e 70 centesimi. Sul mercato internazionale, significativi appaiono gli incrementi sulla piazza neozelandese, che ha registrato un +7%, sicuramente favorito dall’andamento quantitativamente positivo delle esportazioni delle produzioni lattiero-casearie che, negli ultimi mesi, sono cresciute del 32%.

Questa situazione, a parere della Confagricoltura, rende evidente la necessità di immediate iniziative finalizzate a favorire un’economica collocazione mercantile del prodotto nazionale. Peraltro, a livello continentale, malgrado il largo accordo raggiunto da venti ministri all’agricoltura sulla necessità di adottare misure più incisive a sostegno del settore lattiero-caseario, anche nell’ambito di un nuovo quadro normativo, sembra tuttora latitare, conclude l'organizzazione degli imprenditori agricoli, la volontà di trasferire in concreti interventi le espressioni di volontà politica.