Gli agricoltori, e tanto più i giovani imprenditori, non sono quelli che il nuovo programma di Canale 5 “Uno, due, tre…stalla”, tra il folcloristico e il cattivo gusto, vorrebbe accreditare. A sostenerlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori che esprime costernazione e disappunto per una trasmissione con la quale, oltretutto, si pretende di fare spettacolo dando un’immagine negativa, distorta e non reale dell’agricoltura e mettendo alla berlina un mondo giovanile, quello agricolo, che è, invece, protagonista dell’innovazione del settore ed è impegnato con grande professionalità nell’economia e nella società. Per la Cia l’indignazione è ancora più forte proprio perché in questa particolare fase i giovani produttori agricoli stanno sviluppando un’intensa azione volta a rilanciare la dignità dell’agricoltore, non più semplice contadino, ma imprenditore a tutti gli effetti. Un impegno, quindi, deciso per contrastare il fenomeno della fuga dai campi e per dare alle nuove leve opportunità di lavoro nelle campagne. Un’azione che trova sostegno nell’azione finalizzata al ricambio generazionale in agricoltura. Per questa ragione, la Cia invita tutti i suoi soci, soprattutto i giovani agricoltori, a non seguire la trasmissione.