L’import di riso (risone, semigreggio, semilavorato e lavorato a fondo nel complesso), registra un aumento rispetto all’anno precedente di 15.000 tonnellate (+40,7%), mentre gli arrivi in Italia di farine proteiche di estrazione diminuiscono di 14.000 tonnellate (-1,7%) e così anche i semi e frutti oleosi (-15.000 tonnellate, pari a -2,2%).
Le esportazioni del settore cerealicolo nel periodo in esame sono aumentate di 28.000 tonnellate rispetto allo stesso periodo 2013 (+2%).
Aumentano le vendite all’estero dei cereali in granella (+34.000 tonnellate), dei prodotti trasformati (+13.000 tonnellate) e dei mangimi a base di cereali (+3.900 tonnellate). Si confermano sostanzialmente ai livelli dell’anno precedente le esportazioni di farina di grano tenero e di riso (nel complesso tra risone, semigreggio, semilavorato e lavorato a fondo). Registra invece un calo l’export sia di paste alimentari (-2,9%), che di semola di grano duro (-23%).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi quattro mesi del 2014 un esborso di valuta pari a 1871,9 milioni di euro (1802,6 nel 2013) ed introiti per 1038,6 milioni di euro (1046,8 nel 2013).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -833,3 milioni di euro, contro -755,8 milioni di euro nel 2013.
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Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti