"Condividere successi, obiettivi e strategie ci permette di iniziare con voi un nuovo anno con entusiasmo".
Con queste parole di Giovanni Tancredi, presidente di Agriges, si è aperto il 17esimo International Agriges Meeting nella prestigiosa location del Dipartimento di Agraria dell'Università di Napoli Federico II a Portici (Na).
"La presenza internazionale, inoltre, testimonia la portata globale dell'azienda" ha proseguito Tancredi, davanti ad una platea di quasi 70 tecnici provenienti da Italia, Marocco, Bolivia, Bulgaria, Portogallo, Libia, Polonia, Romania, Spagna e Grecia.
A guidare i lavori del meeting, che si è tenuto lo scorso 8 novembre, invece è stato Tullio Santagata, responsabile dell'Ufficio Marketing & Comunicazione.
Il progetto Benevegefit
"Il progetto Benevegefit nasce dalla collaborazione con Agriges, nata nel 2012. È l'ultimo dei progetti che sigla la lunga collaborazione del Dipartimento con Agriges, da sempre attenta allo sviluppo di soluzioni innovative e sostenibili" spiega Olimpia Pepe, professoressa del Dipartimento di Agraria dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, presentando l'intervento "BENEVEGEFIT, Biostimolanti Efficienti per una NutrizionE VEGEtale con Fertilizzanti Innovativi e Tracciabili". E dimostra quanto sia strategica la fusione del mondo della ricerca scientifica universitaria con quello dell'applicativo industriale.
La tecnologia microbica nata da questa collaborazione ha lo scopo di mettere a punto consorzi microbici efficaci da utilizzare come probiotici vegetali per il metabolismo vegetale e ridurre le perdite di produzione, anche in caso di forti stress abiotici come quelli osmotici.
Questa sinergia tra università e azienda è stata supportata anche dalle dottoresse Valeria Ventorino e Ida Romano. Nei loro successivi interventi hanno spiegato come è stata effettuata la ricerca, studio e individuazione anche attraverso metodologie di caratterizzazione fenotipica, selezione biotecnologica e identificazione molecolare con estrazione del Dna, della popolazione microbica campionata nella rizosfera di coltivazioni di pomodoro in diverse fasi fenologiche, condizioni colturali e regioni italiane.
La strategia Agriges
Successivamente Luigi Zampella, dell'Ufficio Marketing e Comunicazione di Agriges, ha introdotto la differenza tra suoli soppressivi e suoli conduttivi e la relativa strategia aziendale.
Suoli conduttivi e suoli soppressivi
"In base alla quantità di microbioma e di sostanza organica contenuti nel suolo, possiamo distinguerlo in due categorie: suoli conduttivi e suoli soppressivi - ha spiegato Zampella -. Nel primo caso ci troviamo di fronte a suoli che presentano uno scarso apporto di sostanza organica e una ridotta concentrazione microbica. Questo fa sì che i patogeni manifestino la loro virulenza ai massimi livelli. Nei suoli soppressivi invece la quantità microbica è molto alta e di conseguenza la virulenza dei patogeni tellurici si riduce al minimo".
"Date queste premesse, la strategia Agriges per mantenere i suoli soppressivi prevede 2 fasi".
Fase 1: Ryzoclean
La prima fase è costituita dall'applicazione Ryzoclean, un prodotto a base di estratti vegetali caratterizzato da un elevato contenuto di tannini. In particolare, è stato sviluppato uno speciale processo produttivo per cui gli estratti vegetali subiscono una rottura termica e, degradandosi, portano alla formazione di diverse molecole organiche più o meno complesse. Tra queste molte classi di composti tra cui aldeidi, chetoni, alcoli, acidi organici, esteri, furani e pirani, fenoli e tannini. Il formulato è stato poi arricchito con lievito inattivato Saccharomyces cerevisiae che svolge una forte azione di induzione di resistenza, esso, infatti, determina nella pianta l'attivazione di specifici geni in grado di stimolare le naturali difese vegetali attraverso la produzione di un'ampia varietà di sostanze (proteine PR, stilbeni, flavonoidi, lignina, callosio, perossidi, etc.).
La composizione chimica di questi estratti, particolarmente ricca di acidi organici e tannini, garantisce una serie di attività sul suolo e sulla pianta, tra cui:
- incremento del contenuto di sostanza organica nel suolo;
- azione acidificante sul pH del suolo;
- miglioramento dello sviluppo radicale;
- maggiore assimilazione dei microelementi;
- aumento di produzione e qualità dei frutti;
- contributo alla riduzione dei danni dovuti a stress.
Per verificare l'efficacia di Ryzoclean applicato al suolo, prima e dopo il trapianto nella coltura del pomodoro, l'azienda ha portato, tra gli esempi, una prova effettuata in Sicilia, ad Acate (Rg), su pomodoro c.v. Livanti e con la collaborazione del Centro di Saggio Eurofins.
"L'utilizzo di Ryzoclean, oltre a non manifestare nessun fenomeno di fitotossicità - afferma Zampella - ha permesso alla pianta di avere un migliore sviluppo vegetativo. Rispetto alla tesi non trattata e alla tesi competitor, l'applicazione di Ryzoclean ha supportato lo sviluppo della pianta, aumentando la quantità di frutti commercializzabili riscontrando un incremento di 13 tonnellate ad ettaro".
La parola è poi passata a Marta López Delgado, Ufficio Marketing e Comunicazione di Agriges, che ha presentato una prova su fragola c.v. Olimpia effettuata in Polonia, a Bledów, in collaborazione con il Centro di Saggio Fertico.
"In tutte le prove trattate con Ryzoclean non è stata rilevata fitotossicità mentre per il vigore è stato analizzato come la pianta non abbia riscontrato problemi nella fase delicata del post trapianto". Anche in questa prova si è riscontrato che l'utilizzo di Ryzoclean migliora le produzioni.
Fase 2: intervenire con Draks e Azo Smart
Il completamento della strategia Agriges, con i biostimolanti Draks e Azo Smart, è stata poi spiegata da Sara Iannelli, dell'Ufficio Marketing e Comunicazione di Agriges.
Draks e Azo Smart sono due prodotti di punta della linea microbica Agriges. Entrambi i formulati sono caratterizzati da esclusivi ceppi microbici, individuati e sviluppati in sinergia con il Dipartimento di Agraria di Portici.
Draks è stato ideato per l'applicazione radicale e per svolgere un'azione rigenerativa dei suoli.L'applicazione di Draks aumenta: la biomassa totale della pianta; la dimensione delle foglie; l'efficienza fotosintetica della coltura.
Azo Smart è dotato di un consorzio microbico ad attività fogliare capace di:
- migliorare l'efficienza della nutrizione azotata grazie ai microrganismi azotofissatori liberi;
- aumentre la produttività della coltura anche in caso di stress;
- migliorare il benessere e biostimolare la crescita delle piante.
Anche in questo caso sono state illustrate più prove per verificare l'efficacia biostimolante su diverse colture tra cui quella effettuata su rucola c.v. Boston a Bellizzi (Sa), nella Piana del Sele, zona specializzata per la produzione di ortaggi a foglia, in collaborazione con il Centro di Saggio Sele Agroresearch Srl.
"La prova - ha spiegato Iannelli - ha voluto verificare l'efficacia dei biostimolanti microbici Draks e Azo Smart in aggiunta e in comparazione alla strategia di concimazione classica per il miglioramento dei parametri qualitativi nella coltura della rucola con una particolare attenzione alla problematica dei nitrati".
La strategia messa in campo da Agriges ha incrementato la resa del +6,3% (pari a 760 kg/ettaro di prodotto) e la sostanza secca del +5,5%, riducendo al contempo il contenuto dei nitrati.
Quindi, grazie ai risultati ottenuti e al costante investimento nella ricerca e sperimentazione dei propri formulati, Agriges si pone sempre di più sul mercato italiano e internazionale tra i leader nella produzione di fertilizzanti speciali per l’agricoltura moderna.
(Fonte: Agriges)