Su questi parametri agisce Vivema Soil, fertilizzante ad azione biostimolante frutto di un lungo lavoro del team di Ricerca e Sviluppo di Green Has Italia in collaborazione con il Dipartimento Dbios dell'Università di Torino e il Laboratory of plant physiology dell'Università di Wageningen. Un lavoro che è stato svolto attraverso l'ausilio di tecniche di ultima generazione (Next generation sequencing) per l'analisi dell'espressione genica dei polifenoli agronomicamente attivi presenti nel formulato.
Gli studi condotti finora hanno consentito una prima importante pubblicazione su Scientific Reports, che mette in evidenza l'efficacia di Vivema Soil non solo nel ripristinare una struttura radicale sana e funzionante in condizioni difficili, ma anche di fornire un adeguato livello di nutrienti regolando l'espressione di fattori di trascrizione essenziali per la risposta agli stress.
Prima di approfondire i benefici che Vivema Soil può apportare a terreno e piante, è bene soffermarsi sulla miscela esclusiva di polifenoli presenti nel formulato che è anche ammesso in agricoltura biologica.
"Ci sono due differenti tipologie di tannini, idrolizzabili e condensati - spiega Pierfranco Baraglia, direttore tecnico di Green Has Italia - la cui concentrazione è alla base della nostra miscela esclusiva. I tannini idrolizzabili sono costituiti da molecole di piccole dimensioni e ciò permette una immediata disponibilità del composto alle radici: un pronto effetto. I tannini condensati sono molecole di dimensione maggiore protagoniste di una sorta di rilascio graduale: hanno una maggior persistenza all'interno del suolo e preservano la biodiversità del microbiota, favorendo l'attività dei microrganismi presenti nella rizosfera".
Vivema Soil stimola la continua rigenerazione del capillizio radicale: le radici raggiungono porzioni inesplorate di suolo e assicurano l'assorbimento di nutrienti, in modo particolare fosforo e calcio, anche in terreni difficili con reazione alcalina e poveri di carbonio organico.
Vivema Soil è un prodotto raccomandato durante tutto il ciclo di coltivazione, indicato per stimolare lo sviluppo attivo dell'apparato radicale anche in terreni stanchi o poveri di sostanza organica e per contribuire alla conservazione della fertilità: il prodotto agisce infatti anche sul suolo migliorandone la struttura. Può essere applicato attraverso tutti gli impianti di fertirrigazione e con la barra da diserbo utilizzando qualunque volume d'acqua. Molto interessante anche la sua "sostenibilità" nel costo.
Ma come migliora la salute del terreno?
"Abbiamo utilizzato un innovativo approccio di ricerca per identificare il microbiota della rizosfera (batteri e funghi) attraverso l'identificazione del Dna e lo studio della loro funzionalità nel suolo. La ricerca è stata condotta in suoli trattati con Vivema Soil in presenza di piante di pomodoro. È stato dimostrato come il prodotto abbia indotto un aumento della biodiversità di funghi e batteri utili alla coltura e - rimarca il direttore tecnico - in particolare è stata rilevata una crescita significativa di quei microorganismi che sintetizzano auxine, citochinine, gibberelline e altre sostanze che hanno funzioni antistress, dalla tolleranza alla salinità alla maggior produzione di siderofori e quindi ad una miglior assimilazione del ferro. Grazie all'utilizzo di Vivema Soil - conclude Pierfranco Baraglia - le radici secondarie e terziarie si rigenerano anche in seguito a tagli meccanici, attacchi di nematodi e ristagni idrici".
Per ulteriori approfondimenti, visita il sito www.greenhasitalia.com.
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Fonte: Green Has Italia