Un comparto in salute, quello dei fertilizzanti, capace di generare in Italia nel 2017, un fatturato complessivo superiore a 1 miliardo di euro.
Garantire una produzione di cibi sani e sicuri, sfruttando le potenzialità delle più moderne tecnologie in agricoltura e, di pari passo, promuovere l'ottimizzazione di un utilizzo sostenibile dei fertilizzanti. Questo il fil rouge su cui si sono dipanati gli interventi dei relatori che hanno animato il dibattito alla presenza dei rappresentanti delle 54 aziende aderenti all'Associazione.
Dopo i saluti di benvenuto, Giovanni Toffoli, il nuovo presidente di Assofertilizzanti, ha fatto il punto sui cambiamenti normativi e sui progressi che hanno caratterizzato il settore dei fertilizzanti in Italia nell'ultimo decennio. "Le nostre imprese - ha affermato - si sono sempre impegnate nel miglioramento dei processi produttivi e nell'innovazione e sviluppo di nuovi prodotti. Tali cambiamenti hanno portato le nostre industrie ad essere tra le prime a livello europeo e mondiale anticipando i nuovi requisiti tecnico/qualitativi previsti dal nuovo Regolamento dei fertilizzanti".
"Le imprese agricole nel breve e medio periodo - ha affermato Matteo Lasagna, vicepresidente di Confagricoltura, nel suo intervento - dovranno confrontarsi sempre più con i temi legati alla produttività e sostenibilità. Occorre promuovere un'agricoltura sostenibile sia in termini ambientali, sociali ed anche economici. In tale contesto la fertilizzazione è una pratica agronomica fondamentale che contribuisce al miglioramento della fertilità del terreno agrario, al nutrimento delle piante coltivate e, quindi, al loro sviluppo. In particolare attraverso l'agricoltura di precisione che punta ad una fertilizzazione sempre più precisa ed efficace, l'agricoltore avrà sempre più a disposizione uno strumento a supporto di una gestione ottimizzata e sostenibile dei terreni, sulla base delle esigenze effettive delle colture".
La sostenibilità è l'anello di congiunzione di tutta la filiera agroalimentare che, nelle sue dinamiche deve continuare a passare attraverso i flussi di una produzione agricola sempre più specializzata, di un sistema industriale sempre più responsabile e di una Gdo sempre più fluida.
Marco Bonini, direttore generale Codè Crai Ovest hai poi sottolineato che "l'attenzione ai contenuti dei prodotti commercializzati e la ricerca della soddisfazione delle richieste dei clienti, anche sotto l'aspetto della sostenibilità nel suo complesso, sono un impegno che le aziende della distribuzione non possono disattendere".
In rappresentanza del mondo accademico, ha preso parola Chiara Corbo, ricercatrice e coordinatrice presso l'Osservatorio smart agrifood del Politecnico di Milano. "L'innovazione digitale - ha affermato - contribuisce in maniera determinante nell'utilizzo più efficiente degli input produttivi, inclusi i prodotti fertilizzanti".
Ha fatto suonare un campanello d'allarme lo scrittore e ispettore del Mipaaf Antonio Pascale: per il sistema dell'agroalimentare non sono da sottovalutare i possibili danni che derivano dalle fake news. La comunità scientifica si sta impegnando da tempo per combattere il fenomeno delle notizie ingannevoli o distorte, ma in agricoltura, come del resto in altri ambiti, resta fondamentale la collaborazione di tutti gli attori della filiera. In questo contesto gioca un ruolo fondamentale il nuovo Regolamento Ue dei fertilizzanti, che invita le imprese a mettere a punto nuove e importanti tecnologie aumentandone così la competitività.
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Fonte: Assofertilizzanti