I chiodi di garofano, noti da secoli in ambito farmaceutico ed alimentare, se sottoposti ad estrazione con metodi naturali assieme ad altre parti della pianta (Eugenia caryophillata) liberano un olio denso dal colore bruno, dotato di un aroma intenso, persistente e caratteristico. Questo olio è prevalentemente costituito da eugenolo, una sostanza naturale, da tempo nota per le proprietà insetticide, fungicide e batteriostatiche. Per questi motivi Xeda International ha avviato la pratica di registrazione europea dell'olio di chiodi di garofano come prodotto fitosanitario ad attività nematocida.
In attesa del completamento di questa pratica, il prodotto (marchio commerciale Eugenio-X) ha ottenuto l'autorizzazione per l'uso in situazioni di emergenza fitosanitaria ai sensi dell'art. 53, Reg. 1107/2009 e successivi, per un periodo di 120 giorni a partire a partire dal 2-07-2021 al 30-10-2021 su cucurbitacee e solanacee. Il nuovo nematocida naturale è adatto all'applicazione al terreno in serra su pomodoro, melanzana, peperone, melone, anguria, zucca, zucchino e cetriolo.
La difesa dai nematodi compie dunque un deciso passo avanti.
"Per decenni, dovendo utilizzare a dosi relativamente basse prodotti che andavano 'diluiti' in un volume proporzionalmente enorme di terreno, il ruolo di nematocidi è stato riservato a sostanze dotate di elevata tossicità, capaci di agire verso i nematodi anche a basse concentrazioni nel suolo. Oggi, per evidenti e comprensibili ragioni, tutto questo non è più possibile - sottolinea il country manager Andrea Bosi - A titolo di esempio, solo poco più di un decennio fa si contavano circa 52 sostanze rientranti nella famiglia chimica dei fosforati organici, delle quali almeno dieci erano accreditate di proprietà nematocide. Oggi tale famiglia è ridotta a solo due sostanze attive, gravate da pesanti limitazioni che riguardano sia le dosi che le modalità di impiego. La grande riduzione delle armi a disposizione rappresenta quindi uno dei principali motivi per una problematica che appare ovunque in crescita. Tutto questo, per prodotti concettualmente nuovi che si candidano all'ingresso nella ormai ristretta famiglia dei nematocidi, significa affrontare una triplice sfida che consiste nel mettere d'accordo altrettanti fattori apparentemente poco conciliabili tra loro: il mantenimento di una ottima efficacia, l'assoluto rispetto per l'ambiente e la possibilità di integrazione con i nematocidi tradizionali ancora utilizzabili. Eugenio riesce proprio a conciliare queste esigenze, ecco perché è un nematocida naturale innovativo".
L'innovazione di Eugenio-X risiede nel suo meccanismo d'azione , la maggior parte dei nematocidi ha effetto abbattente sugli adulti mentre Eugenio-X agisce sulle uova, sulle forme intermedie e sugli adulti: alterando la normale embriogenesi delle uova né limita il tasso di schiusura e agisce anche sugli adulti con azione nematocida, le larve colpite presentano una profonda vacuolizzazione alloro interno. Inoltre in tutte le prove ufficiali condotte si è assistito a una forte azione stimolante sulla pianta in termini di maggior accrescimento, maggior produzione (N° di frutti/pianta, kg/pianta) e maggior grado Brix.
"Il favorevole profilo tossicologico, un'elevata efficacia, l'ampio numero di colture ammesse ed assenza di periodo di carenza sono caratteristiche che contribuiscono a fare di Eugenio-X un prodotto estremamente flessibile e dunque utilizzabile secondo due possibili ambiti di impiego - prosegue Bosi - sia in agricoltura biologica che nella difesa integrata in successione a nematodici tradizionali".
Il più classico impiego di Eugenio consiste nell'applicazione mediante manichetta a partire dal pre-trapianto o dal superamento della crisi di trapianto, con cadenza di 7-10 giorni l'uno dall'altro. Nella difesa integrata Eugenio può dimostrarsi un prezioso alleato dei nematocidi tradizionali, consentendo di posizionarli in epoca precoce con dose di massima attività, per poi proseguire la difesa conciliando efficacia con abbattimento dei residui.
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Fonte: Xeda Italia