Anche in Italia c'è la prima azienda agricola che fa ufficialmente parte della rete internazionale Interra® Farm Network, che riunisce le aziende aderenti al modello ideato da Syngenta per un'agricoltura intensiva e sostenibile, raccogliendo tecnologie innovative e buone pratiche che mirano ad ottenere il massimo della produttività nel rispetto dell'ambiente e delle normative.

Syngenta ha presentato Interra Farm Network a Monteu Roero (Cn), dove opera l'azienda agricola Negro e dove i pilastri di Interra vengono sperimentati e applicati. La famiglia Negro è la prima in Italia inclusa nel gruppo internazionale ma ci sono già un po' in tutto il Paese altre aziende che si sono ispirate al modello Interra.
L'obiettivo è fare in modo che la cultura dell'agricoltura intensiva e sostenibile si diffonda quanto più possibile, in modo che tutti gli input agricoli disponibili sul mercato siano utilizzati nella combinazione ottimale in maniera responsabile. Per ottenere questo risultato la sperimentazione e la formazione giocano un ruolo importante e i tecnici Syngenta dedicano particolare attenzione ad adattare le pratiche e le attività formative alle caratteristiche delle aziende e del territorio.
Coinvolti nel programma non solo i produttori agricoli ma anche Università, Servizi fitosanitari e istituzioni locali e nazionali. In particolare il coinvolgimento delle istituzioni, attraverso tavoli permanenti di studio e collaborazione, rappresenta per Syngenta il quarto pilastro della sostenibilità, da affiancare a quelli ambientale, sociale ed economico.

Fanno parte del modello Interra alcune tecnologie e soluzioni pratiche per migliorare la sostenibilità come Operation Pollinator ed Heliosec®.
 

Operation Pollinator
Si tratta di dedicare una zona marginale dell’azienda, frequentemente utilizzando i bordi campo, alla semina di essenze che forniscano per un periodo prolungato fonti di nettare e polline per gli impollinatori con conseguente beneficio diretto per l'ambiente, il paesaggio rurale e per le colture che necessitano dell’impollinazione operata dagli insetti. Queste fasce offrono anche riparo a numerose specie di uccelli ed esplicano un’importante azione di contenimento del ruscellamento superficiale delle acque.
Con la collaborazione di ricercatori universitari di numerose università Italiane, Syngenta ha perfezionato e adattato alle condizioni italiane un insieme di 6-7 essenze che combinate fanno in modo che da marzo a settembre ci sia sempre un'area appetibile per pronubi selvatici (bombi e api selvatiche) api, farfalle e uccelli. Le essenze coinvolte sono sulla, ginestrino, erba medica, lupinella, trifoglio pratense e trifoglio nano.
La dimensione minima raccomandata per Operation Pollinator è di 500 metri quadri, con una larghezza minima di 3 metri. Gli effetti positivi possono interessare un’area molto maggiore, fino a 20 ettari con una superficie di mille metri quadri. Sperimentazioni poi sono in corso per sviluppare ulteriori varianti ancora più efficienti.

Heliosec
E' un sistema brevettato dedicato alla gestione sicura delle acque di risulta dei trattamenti fitosanitari al fine di evitare l'inquinamento puntiforme. Si tratta di una vasca a tenuta stagna, resistente agli agenti chimici, con copertura e gabbia metallica di protezione. Con il tempo l'acqua evapora naturalmente grazie al calore del sole lasciando sul fondo uno strato di residui solidi che andranno smaltiti insieme al telo di contenimento secondo le normative vigenti.
Heliosec può essere convenientemente abbinato a una piazzola in cemento appositamente attrezzata per gestire le fasi di preparazione della soluzione e caricamento delle attrezzature per l’irrorazione che potranno poi essere adeguatamente pulite sempre nella stessa area. I prodotti, stoccati in magazzini a norma di legge, dovrebbero essere situati a breve distanza da queste attrezzature.

L'azienda agricola Negro, oltre a dotarsi di Operation Pollinator, Heliosec, magazzini e aree attrezzate, ha effettuato ulteriori investimenti per dotare i vigneti situati in collina con forte pendenza di un sistema di drenaggio sotterraneo delle acque meteoriche, in modo da ridurre al minimo l'erosione del terreno e i danni derivanti dalle piogge torrenziali che sempre più spesso si abbattono sulla zona.