La sostenibilità occupa uno spazio sempre più importante nella comunicazione di marketing. E' quindi un valore reale o è solo moda? In Basf si crede fermamente che la sostenibilità sia l'unica via per mantenere elevati gli standard qualitativi di vita, nel contestuale rispetto degli aspetti più delicati di ambiente e società. A riprova di ciò, numerosi sono giunti i riconoscimenti pubblici, come il Dow Jones Sustainability Index, il Carbon Disclosure Leadership Index, il German Sustainability Award 2008 e infine il Global 100, ovvero l'appartenenza alla lista delle migliori 100 aziende mondiali dal punto di vista della sostenibilità. Basf, non a caso, è stata la prima azienda privata ad aderire al protocollo di Kioto, mentre Stati Uniti e Giappone come Paesi ancora non hanno ancora aderito. Necessario perciò appare in Basf sacrificare una parte della profittabilità per valorizzare la sostenibilità. E' fatto noto: nel giro di 30 anni i fabbisogni di alimenti saranno aumentate di circa il 70%. Se però da un lato aumenta la domanda di cibo, dall'altro le risorse come acqua, terra, aria ed energia non sono infinite. In questo scenario, a complicare ulteriormente le cose, si assiste per giunta alla riduzione delle contribuzioni da parte del comparto pubblico e alla sempre più accesa concorrenza dell'agricoltura dei Paesi Emergenti. Nonostante ciò, la sostenibilità va vista come un punto di equilibrio fra economia, ecologia e società. Per questo anche il porfolio prodotti di un'azienda come Basf è destinato ad adattarsi continuamente alle mutate esigenze, quindi si deve ragionare sempre più su di un orizzonte temporale medio lungo.

Uno sguardo al futuro
Il drastico cambio della dieta nei Paesi Emergenti ha cambiato la richiesta di risorse. Se prima intere aree geografiche vivevano di riso, oggi consumano sempre più proteine nobili. L'evoluzione di questo trend sarà inoltre molto più veloce di quello che ha caratterizzato la crescita del mondo occidentale. Il problema è che da 7 kg di proteine vegetali si estrae circa 1 kg di proteine animali. Questo implica produrre molto di più con la stessa terra, visto che le superfici sono sempre meno. Attualmente rimane al mondo circa un miliardo e mezzo di ettari coltivabili e con essi non riusciamo a soddisfare i bisogni primari di una buona parte dei 6 miliardi di persone. Se poi consideriamo che senza i mezzi tecnici gli stessi fabbisogni necessiterebbero circa 4 miliardi di ettari coltivabili, i conti sono presto fatti. I mezzi tecnici sono pertanto fondamentali per sostenere la crescita delle produzioni. Serve quindi un'innovazione sostenibile, basata su di una chimica sempre più evoluta, a sostegno delle crescenti produzioni, come pure verso gli Ogm, piaccia o meno, si deve prendere coscienza delle loro potenzialità di soddisfare la globale domanda crescente di cibo ed energia.

Il decisore pubblico
E' ormai in atto il 6° piano d'azione ambientale europeo (2002-2012), il quale si è fissato quattro priorità: Cambiamenti Climatici, Natura e Biodiversità, Ambiente Salute e Qualità della vita, Risorse Naturali e Rifiuti. Come cambiano quindi le regole del gioco grazie allo sviluppo del concetto di sostenibilità? Il Regolamento 1107/2009 modificherà le regole per la registrazione dei nuovi prodotti. Ad essa si affianca poi la Direttiva per gli Usi Sostenibili e infine la Pac, cosiddetta "post 2013". Lo scenario futuro vede una drastica riduzione dei mezzi tecnici disponibili (da 950 del 1991 a 300 nel 2012, destinati a divenire 180 nel 2015). Vi è stato un forte cambio di paradigma, passando dall'"analisi del rischio" al concetto di "pericolo intrinseco". Ciò sovverte il motto di Paracelo circa la dose che fa il veleno. Con questi nuovi criteri anche la caffeina, o vitamine coma la A o la D, se fossero agrofarmaci, potrebbero incorrere in seri problemi di tipo registrativo. Il nuovo approccio complicherà molto la vita della ricerca e sviluppo, che già oggi deve fare grandi sforzi per sviluppare molecole che rispettino gli attuali parametri di sicurezza. Nota positiva, diverrà obbligatorio il patentino comunque, indipendentemente dalla classificazione.
Anche la contribuzione pubblica modificherà radicalmente l'approccio produttivo del comparto. A novembre uscirà la prima "Carta Bianca", sulla quale vi sarà scritto cosa sarà della Pac dopo il 2013. Dei 52 miliardi di contributi europei, ripartiti tra pagamenti diretti e sviluppo rurale, dal 70-30 attuale si passerà al 20-80. Gli agricoltori vengono cioè sempre più visti come fornitori di servizi ambientali e amministratori dell'ecosistema, più che come produttori di cibo.


Il contributo di Basf: nuove molecole si, ma anche nuovo packaging
In questo scenario sempre più complesso, Basf vuole sedersi al tavolo con i decision makers, apportando esperienze e professionalità, competenze e studi. In tale disegno, 12 novembre si terrà a Roma Agriculturability, un convegno su Agricoltura e Sostenibilità organizzato da Nomisma e sponsorizzata da Basf. Innovazione, secondo Basf, può significare scoprire qualcosa di completamente nuovo, oppure trovare nuovi usi per strumenti già esistenti. E' il caso dei prodotti a effetto AgCelence (come l'F500), per i quali si è scoperto un beneficio fisiologico per la coltura, oltre alla protezione in senso stretto della medesima. Anche nel packaging si può operare con l'obiettivo di apportare piccoli miglioramento continui. E oggi Basf lancia una nuova tipologia di confezioni, destinate a migliorare gli scenari attuali.
Gli studi sono stati condotti attraverso gruppi di lavoro che hanno individuato i punti di miglioramento. Gruppi di lavoro composti anche da utilizzatori. Il primo punto di miglioramento è stato il tappo: il sigillo plastificato genera problemi e può essere lui stesso parte inquinante. Il nuovo tappo è invece autosigillante. Permette cioè anche la chiusura ermentica dopo un uso parziale. Migliorata anche la forma della bocca delle confezioni per migliorare il versamento. La nuova forma del flacone permette un miglior risciacquo e pulizia. La nuova confezione è inoltre più leggera e più morbida. Anche l'ergonomia è stata presa in considerazione: il manico flessibile rende il flacone molto più maneggevole, mentre la superficie antiscivolo migliora la presa da parte dell'utilizzatore. Il logo Basf è in rilievo: ciò renderà la vita più difficile ai falsari. I prodotti che verranno distribuiti con le nuove confezioni sono Opera, Collis e Alverde, i quali verranno confezionati col nuovo packaging da 1L. Stomp Aqua e Cabrio Duo, nelle confezioni da 5L. Ma sono possibili anche i 10L. Il progetto è di passare tutti i formulati liquidi nelle nuove confezioni. Ciò implica un cambio imponente a livello globale degli impianti Basf. Il progetto impiegherà quindi alcuni anni per adeguare tutte le linee di imballaggio.