"Enormi sono le potenzialità del biometano essendo -ricorda la Cia- l’unica fonte rinnovabile che può essere utilizzata per produrre energia elettrica, in cogenerazione ad alto rendimento, energia termica e come biocarburante per l’autotrazione. Con questo decreto si promuove l’uso del biometano nei trasporti come biocarburante, privilegiando quello ottenuto da sottoprodotti, con un occhio di riguardo per gli impianti più piccoli e più alla portata delle imprese agro-zootecniche".
E' inoltre possibile ridurre i costi della bolletta energetica e dei carburanti puntando sulle agroenergie, visto che l’Italia è costretta a importare l’85 per cento dell’energia che consuma, con una spesa di 60 miliardi di euro l’anno per l’acquisto di petrolio e gas dai Paesi esteri -evidenzia la nota della Cia-. In più, incentivando le agroenergie, si abbassano le emissioni di anidride carbonica, con un enorme beneficio per l’ambiente”.
"Il biometano, realizzato con biomasse di integrazione (effluenti zootecnici, sottoprodotti agricoli e agroindustriali, colture non alimentari o di secondo raccolto) e sfruttando i terreni un tempo destinati al 'seat aside' -conclude la Cia- potrebbe portare le imprese agricole a una produzione entro il 2030 di circa 8 miliardi di metri cubi. Con un risparmio di 5 miliardi di euro l’anno sull’importazione di gas".
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Fonte: Cia