Il numero di impianti a biogas installati in Puglia rimane ancora basso, solo l’1% sul totale nazionale, eppure l’agricoltura pugliese, e in generale quella mediterranea, si presterebbe maggiormente all’utilizzo di questa fonte rinnovabile che, partendo dall’utilizzo di sottoprodotti agroindustriali e colture di integrazione, può  incidere favorevolmente sul reddito delle imprese e migliorare l’impatto ambientale dell’attività agricola.
Il biogas come risorsa oltre la produzione di energia è il tema che il Cib, Consorzio italiano biogas, che rappresenta a livello nazionale il settore del biogas da digestione anaerobica in agro zootecnia, discuterà ad Agrilevante, venerdì 18 ottobre nella sala Olmo (pad. 10) a partire dalle 14,30, con la partecipazione di imprenditori e ricercatori. Chiuderanno i lavori gli assessori regionali all’agricoltura e all’ambiente Fabrizio Nardoni e Lorenzo Nicastro.

"Il biogas – spiega Piero Gattoni, presidente del Cib – se integrato in un’azienda agricola rappresenta una grande opportunità per differenziare e rafforzare l’attività tradizionale, che subisce pesantemente gli effetti della crisi. La digestione anaerobica permette di migliorare la sostenibilità e le competitività delle aziende perché consente di produrre energia da una fonte rinnovabile e consente, allo stesso tempo, di ridurre i costi di fertilizzazione, diversifica gli sbocchi di mercato e rafforza le capacità di credito delle aziende agricolePartendo dall’esperienza già sviluppata in altri territori italiani – conclude Gattoni – possiamo lavorare con il mondo della ricerca, l’industria tecnologica e della meccanizzazione agraria, le imprese agricole e le istituzioni per promuovere in Puglia un modello del 'biogas fatto bene' da esportare in tutta l’area Mediterranea".

Scarica il programma in formato .pdf