'La strada dell'efficienza e la scelta di una politica orientata allo sviluppo delle fonti rinnovabili'. Sono queste le soluzioni indicate dal presidente della Confagricoltura Federico Vecchioni per una 'strategia energetica sicura' per l'Europa. Sicura dal punto di vista dell'approvvigionamento, degli investimenti aziendali, dell'ambiente, dei prodotti agricoli, dei consumatori.
Una delle alternative più rapide e sostenibili per affrontare le sfide del futuro, e nella quale Confagricoltura crede fortemente, è rappresentata dalle fonti rinnovabili; siano esse il solare fotovoltaico, l'eolico o le biomasse. 'Il contributo delle imprese agricole italiane diventa importante' - ha detto il presidente Vecchioni al convegno di studi organizzato dalla Fondazione Farefuturo - 'perchè si parla di produzione energetica a copertura dei fabbisogni aziendali, ma soprattutto di energia come fonte alternativa di reddito'. Confagricoltura si è direttamente impegnata negli ultimi mesi in uno specifico contratto di filiera, recentemente approvato dal Mipaaf per 36 milioni di euro, che finanzierà una serie di progetti agroenergetici (circa 10 MW), avviando anche  azioni orizzontali dirette proprio a diffondere le opportunità derivanti dallo sviluppo delle agroenergie e cercando di fornire ai futuri distretti agroenergetici tutto il know-how di cui le aziende agricole necessitano.
Confagricoltura ritiene opportuna l’adozione di politiche capaci di assicurare idonei equilibri tra coltivazioni alimentari ed energetiche, di salvaguardare l’ambiente, dando comunque agli agricoltori la possibilità di avere nuovi sbocchi commerciali. Grande attenzione la Confederazione agricola rivolge alle nuove frontiere della ricerca: le nuove tecnologie potranno giocare un ruolo molto importante con un uso intermedio, ad esempio, dei biocombustibili per la produzione dell’idrogeno; altra possibilità è rappresentata dai carburanti cosiddetti di seconda generazione la cui produzione si basa sullo sfruttamento dei materiali ligno-cellulosici.