I marchi giocano un ruolo chiave nell’aiutare il mercato dei piccoli frutti a crescere in Europa. Lo segnalano tre dei più importanti marketers internazionali del settore.
Durante la sessione finale di un Global Berry Congress a Rotterdam che ha riscosso grande successo, i rappresentanti della cooperativa belga BelOrta, di proprietà dell’americana Driscoll, assieme al primo club europeo per i piccoli frutti, Candonga, hanno sottolineato la loro fiducia nella capacità delle private label di fare la differenza in termini di profitto nella fornitura di piccoli frutti freschi.
Carmela Suriano, amministratrice delegata del gruppo italiano Candonga Club, ha rivelato che una campagna recentemente progettata per interagire con gli acquirenti e i consumatori ha determinato la crescita dell’interesse generale e ha contribuito ad aumentare la domanda, con un effetto a catena positivo per i coltivatori nelle regioni della Basilicata.
"I punti forti di Candonga Club sono la varietà, il territorio e i coltivatori - ha commentato Suriano - La campagna Candonga Lovers era rivolta ai responsabili acquisti dei mercati all’ingrosso in Italia come anche ai fruttivendoli, ai cuochi e ai produttori di gelato".
"Come risultato - ha sottolineato - l’anno scorso i prezzi di vendita delle fragole a marchio Candonga erano circa il 20 per cento più alti rispetto ad altre varietà di qualità simile".
“Sta tutto nel far crescere la domanda, il prezzo di vendita e la connessione del prodotto con i consumatori,” ha aggiunto.
Marieke Appel, direttrice marketing e comunicazione per Driscoll (Emea), ha raccontato ai partecipanti che nel mercato internazionale sono presenti molti consumatori che devono ancora essere attratti dalla categoria.
“Tutti noi crediamo che i consumatori siano pronti per uno sviluppo della domanda di piccoli frutti - ha detto - Negli Stati Uniti abbiamo raggiunto un ottimo posizionamento grazie a un brand di cui le persone possono fidarsi e stiamo facendo la stessa cosa anche in Europa”.
Per garantire ulteriore crescita, ha continuato, una brand proposition risultava il miglior modo per consentire acquisti ripetuti e fedeltà tra i consumatori.
“Dobbiamo portare ancora più emozione tra gli scaffali. La vendita di piccoli frutti è guidata dall’emozione, quindi sta tutto nel costruire entusiasmo e creare un legame emotivo col consumatore. È un gioco a cui dobbiamo partecipare e dobbiamo essere all’altezza della promessa del nostro brand”.
Jo Lambrecht, direttore commerciale del gruppo belga BelOrta, ha spiegato che l'aumento della domanda nel suo mercato domestico, in particolare per i mirtilli e lamponi, ha portato alla nascita di quello che ha descritto come una "maggioranza precoce" quando si tratta di vendite di piccoli frutti.
“Le cose cambiano velocemente - ha fatto notare Lambrecht - I motivi che spingono il consumatore all’acquisto comprendono il coinvolgimento di chef famosi, promozioni, ricette con piccoli frutti come ingredienti e consumatori alla ricerca di uno stile di vita più sano e di una miglior esperienza.
Dal lato del supermercato i nuovi operatori della distribuzione hanno aiutato a creare una miglior cultura attorno ai piccoli frutti, costringendo i supermercati tradizionali a ripensare a tutta la loro gamma. Anche il branding, tra cui l’offerta stessa del marchio BelOrta, così come le etichette private e il co-branding, ha contribuito a questa espansione".
“I discount sono sempre più interessati ai piccoli frutti, in particolare a lamponi e mirtilli. Inoltre, la disponibilità dei piccoli frutti nell’arco dell’anno è stata ampliata, e infine il prezzo è diventato più accessibile per i consumatori".
“Circa 4 o 5 anni fa, i supermercati vendevano i piccoli frutti a prezzi piuttosto elevati, e così i consumatori non erano convinti. I supermercati hanno perso molto: il prodotto veniva sprecato e il fatturato non si faceva. Ora il prezzo è un pochino più basso ed è diventato più attraente per i consumatori. Quella di oggi è una situazione migliore che vede minori perdite”.
Articolo a cura di
Mike Knowles
Editor di Eurofruit
Info su evento e registrazione: BerryCongress.com
(Traduzione:
Martina Fabbretti, Image Line)
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