Non solo di genetica ci si deve occupare quando si parli di mais. Proprio in tal senso, RXGrains si propone come tecnologia innovativa che permette di conoscere in tempo reale qualità e sanità dei prodotti agricoli. La tecnologia RXGrains è stata ideata e sviluppata da Paolo Berzaghi, docente dell’Università degli Studi di Padova, che ha beneficiato dei finanziamenti di Pioneer Hi-Bred Italia, fornendo anche il supporto tecnico per la messa a punto della tecnologia ed effettuando tutti i necessari test di calibrazione e industrializzazione.
Grazie a questo strumento, finora applicato sulle mietitrebbie, ma da quest’anno utilizzabile anche nei magazzini di conservazione dei cereali e nelle industrie alimentari, è possibile ottenere con immediatezza le analisi dei raccolti, con una loro efficace selezione e valorizzazione prima dell'utilizzo. Alla base di questa nuova applicazione c’e’ la tecnologia NIT (acronimo inglese di Near InfraRed Trasmittance – spettrografia a trasmittanza nel vicino infrarosso) la quale, sfruttando le proprietà dei raggi infrarossi e la loro interazione con la granella da analizzare, è in grado di fornire un’accurata lettura della composizione chimica e nutrizionale dei raccolti. I punti di forza del sistema RXGrains sono la velocità di analisi, i bassi costi e l’elevata affidabilità. Il sistema è composto da un modulo campionatore, un sensore e una componente elettronica, ovvero un computer palmare che controlla e interpreta i dati del sensore, esegue i calcoli necessari per le analisi e ne elabora i risultati.
Dal 2010 l’applicazione di RXGrains viene estesa quindi anche al segmento di produzione della filiera agroalimentare, con l’impiego in centri di raccolta, stoccaggio e trasformazione dei cereali (mais, frumento tenero e duro), garantendo in tal modo una tracciabilità del prodotto dal campo al consumatore finale.
Primo Bragalanti, Senior Business Manager di Pioneer Hi-Bred Italia, spiega i vantaggi principali derivati dall’utilizzo di RXGrains: “Prima di tutto un abbattimento delle imprecisioni e dei costi di campionamento e analisi dei cereali rispetto ai metodi tradizionali attualmente in uso. Inoltre, una valutazione molto accurata e in tempo reale della qualità sanitaria e tecnologica dei cereali raccolti, che così possono immediatamente essere indirizzati verso le destinazioni d’uso più adatte a valorizzarne il profilo qualitativo.