Alcuni insetti, l'alga spirulina, l'olio di krill antartico, i semi di chia, gli oli estratti da batteri e funghi, le nuove fonti di vitamina K o gli alimenti derivati da nuovi processi produttivi, come il trattamento con raggi UV di pane, latte, funghi e lievito.
Questi sono solo alcuni esempi dei tanti novel food autorizzati in Europa, cibi cioè innovativi o di nuova concezione prodotti con tecnologie e processi produttivi innovativi, o anche alimenti che sono o sono stati tradizionalmente consumati al di fuori dell'Unione Europea.
Da definizione i novel food sono quegli alimenti che non sono stati consumati in misura significativa dagli abitanti dell'Unione Europea prima del maggio 1997, ovvero quando è entrato in vigore il primo regolamento europeo sui nuovi alimenti.
Ma parlando di novel food si deve parlare anche delle numerose polemiche nate in Italia e in altri Paesi dell'Ue per il timore che questi alimenti costituiscano una minaccia per le coltivazioni europee e per il made in Italy.
Ma è davvero così?
Guarda il video del nostro corrispondente a Bruxelles Alessio Pisanò per conoscerli meglio e per scoprire qual è il loro processo di approvazione e di regolamentazione a livello europeo.
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