"La Slow Wine Fair persegue un obiettivo importante e ambizioso: cambiare l'approccio all'agricoltura attraverso la produzione di vino" ha affermato Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine e coordinatore della Slow Wine Coalition, durante la presentazione del programma completo di Slow Wine Fair 2024, la manifestazione in agenda a Bologna dal 25 al 27 febbraio 2024.

 

Organizzata da BolognaFiere e Sana, Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, con la direzione artistica di Slow Food, Slow Wine Fair è nata dal connubio fra la trentennale esperienza di BolognaFiere nel mondo del biologico con Sana e lo storico impegno di Slow Food sui temi della biodiversità, della sostenibilità ambientale e dell'equità sociale.

 

I numeri della viticoltura bio

"Negli ultimi 10 anni le superfici di vite coltivate a biologico sono aumentate del 145%" ha detto Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio spiegando che la viticoltura biologica copre una superficie di quasi 136mila ettari, il 19% dell'intera viticoltura nazionale, con picchi che toccano il 38% in alcune regioni fortemente vocate come la Toscana, dove nel Chianti classico i vigneti bio hanno ormai superato il 50% del totale.

 

"La viticoltura bio rappresenta un esempio eccellente di resilienza e adattamento alla crisi climatica, che contribuisce contemporaneamente a preservare la fertilità del suolo e degli ecosistemi - ha aggiunto Mammuccini -. Rappresenta un modello virtuoso in grado di unire il valore dell'identità territoriale delle denominazioni d'origine del nostro Paese a quello della sostenibilità del biologico. A Slow Wine Fair, che consolida la nostra partnership con Slow Food e BolognaFiere, abbiamo organizzato un evento dedicato alla viticoltura bio come metodo di produzione per affrontare gli impatti climatici. Durante questo evento presenteremo esempi concreti di monitoraggio della biodiversità e della qualità dei suoli. Tali esempi permettono di progettare una strategia agronomica per creare un ‘sistema vigneto' in grado di rispondere agli shock climatici utilizzando gli elementi di criticità. Ciò consente di adottare soluzioni innovative basate sull'agroecologia e capaci di accrescere la resilienza delle piante nel loro ambiente".

 

L'edizione 2024

Circa mille espositori, oltre trecento in più rispetto all'edizione 2023, provenienti da tutte le regioni italiane e da 27 Paesi dei cinque continenti, e oltre 5mila etichette in degustazione attendono appassionati, buyer e professionisti. Il pubblico potrà scoprire vini che sono espressione di biodiversità, tutela del paesaggio agricolo, uso ponderato delle sue risorse, crescita culturale e sociale delle comunità contadine, e che puntano ad accrescere la consapevolezza dei consumatori. A Slow Wine Fair le occasioni di conoscenza e approfondimento sono offerte dal ricco banco d'assaggio, dalle 16 masterclass e dalle conferenze e presentazioni in programma nello Spazio Reale Mutua, nella Demeter Arena e in Casa Slow Food, senza contare le iniziative di animazione promosse dalle istituzioni territoriali, tra le quali Regione Lazio - Arsial e Agenzia Laore Sardegna, per un totale di oltre settanta eventi.

 

Il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow

Giunto alla seconda edizione, il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, nato dalla collaborazione tra Slow Food e la Milano Wine Week, è assegnato da appassionati e professionisti a enoteche, ristoranti, osterie, bistrot, pizzerie che valorizzano i vini di una delle categorie territoriali o tematiche in concorso.

 

Sono oltre cinquecento le realtà candidate dagli appassionati per le dodici categorie protagoniste dell'edizione 2024: otto riguardano le migliori selezioni territoriali, dall'Amarone alla Champagne, passando per Etna, Carso, Romagna, Rodano, Jura e Portogallo. Quattro sono, invece, tematiche: i vini provenienti da vitigni autoctoni, quelli certificati biologici o biodinamici, quelli che spiccano per il rapporto qualità-prezzo e la migliore selezione di vini italiani buoni, puliti e giusti all'estero.

 

L'Amaroteca

Non solo vino: alla Slow Wine Fair si conferma la presenza della Fiera dell'Amaro d'Italia (quarta edizione), con un'area dedicata, dove produttori d'eccellenza espongono i propri amari. Sono 23 gli espositori selezionati da Amaroteca e dall'Associazione Nazionale Amaro d'Italia, alcuni dei quali raccontano i propri prodotti nel corso delle masterclass. Novità di questa edizione è lo Slow Bar, uno spazio di incontri e degustazioni dedicato al mondo degli spirit, bevande ottenute dalla distillazione di cereali, frutta o verdura sottoposti a fermentazione alcolica.

 

I partner della filiera

Slow Wine Fair conferma per il 2024 la presenza di una selezione qualificata di professionisti e partner della filiera. Una sezione dell'evento è, infatti, dedicata a imprese che, grazie a macchinari, attrezzature e tecnologie innovative, contribuiscono al rinnovamento del sistema agricolo e permettono ai vignaioli di adottare metodi di produzione sostenibili e rispettosi dell'ambiente.


I buyer

Circa duecento buyer selezionati e professionisti, per i quali Slow Wine Fair 2024 è aperta tutti i giorni, si sono già registrati alla manifestazione e possono contare anche sul supporto del digitale, grazie al servizio di matching reso possibile dalla piattaforma B2match. Come di consueto, è ampio e articolato il mondo Horeca, impreziosito dal coinvolgimento della rete di ristoratori amici di Slow Food. L'edizione 2024 della fiera pone l'accento anche su importatori e distributori nazionali, i cui cataloghi rispecchiano la selezione presente all'evento. A questo si aggiunga un importante lavoro di scouting degli operatori esteri grazie alla collaborazione con Ice e agenzie specializzate estere: Faye Cardwell (Baviera, Germania), Danitacom (Danimarca), Strive International Consulting Ltd.