In un'epoca in cui le polemiche ambientali sembrano essere all'ordine del giorno, è fondamentale fare una pausa e riflettere sulle reali priorità nella salvaguardia dell'ambiente. Spesso, sentiamo parlare di programmi di piantagione massale come soluzione miracolosa, ma la realtà è che ci stiamo illudendo se pensiamo che più alberi significhi automaticamente un ambiente più sano.

 

Il fulcro della questione sta nella nostra incapacità di proteggere ciò che già abbiamo: gli alberi nelle nostre città. Mentre si discute animatamente su programmi di piantagione su larga scala, ci dimentichiamo di concentrarci sulla tutela degli alberi esistenti, veri e propri fornitori di ossigeno nelle nostre aree urbane.

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Gli alberi urbani sono i veri eroi che tengono in vita le nostre città. Forniscono ombra, assorbono anidride carbonica, mitigano il calore e producono l'ossigeno di cui dipendiamo per respirare. Tuttavia, invece di proteggerli, assistiamo a una lenta agonia degli alberi urbani, minacciati da urbanizzazioni incontrollate e gestione negligente.

 

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Quando gli alberi manifestano segni di senescenza è necessario sostituirli con nuovi esemplari sani e più adatti all'ambiente urbano (Foto di archivio)

(Fonte: © brizmaker - Adobe Stock)

 

I programmi di piantagione massale possono sembrare un passo avanti, ma cosa succede se gli alberi appena piantati vengono abbandonati al loro destino senza la dovuta attenzione? La chiave non è solo piantare più alberi, ma anche garantire una gestione e una cura a lungo termine per preservare il patrimonio verde urbano, anche prevedendo un graduale rinnovo delle piante senescenti o non più in grado di produrre benefici, bensì diventate un produttore netto di biossido di carbonio a causa delle emissioni legate agli interventi gestionali.

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Il rinnovo degli alberi diventa, quindi, una pratica essenziale per garantire la salute a lungo termine del patrimonio verde urbano. Quando gli alberi manifestano segni di senescenza o sono afflitti da malattie, è imperativo sostituirli con nuovi esemplari sani e più adatti all'ambiente urbano e, soprattutto, in grado di affrontare le sfide climatiche dei prossimi anni. Questo non solo rinnova l'aspetto estetico delle città, ma contribuisce anche a mantenere gli innumerevoli benefici che gli alberi apportano all'ambiente urbano.

 

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Le strategie di gestione a lungo termine devono includere il sostegno agli alberi esistenti (Foto di archivio)

(Fonte: © SimoneCreations - Adobe Stock)

 

Il ricambio degli alberi non dovrebbe essere visto come una semplice sostituzione, ma come un investimento nel futuro sostenibile delle comunità. Questo processo richiede una pianificazione oculata, considerando le specie più adatte, i terreni appropriati e garantendo le cure necessarie per favorire la crescita robusta dei nuovi alberi. Solo attraverso questo approccio attento e responsabile possiamo preservare e migliorare il nostro patrimonio verde urbano.

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Per cui è necessario che i tanto sbandierati programmi di piantagione massale siano affiancati da strategie di gestione a lungo termine, che includano il sostegno agli alberi esistenti e l'introduzione oculata di specie più adatte. Solo così possiamo garantire che le generazioni future possano godere degli innumerevoli benefici che gli alberi offrono alle città.

 

Dobbiamo smettere di cadere nella trappola delle soluzioni superficiali. Piuttosto che abbandonarci alle illusioni di una piantagione massale senza un impegno reale per la tutela degli alberi urbani, è giunto il momento di agire con responsabilità. Proteggere e mantenere in salute ciò che già possediamo è la chiave per garantire un futuro sostenibile, dove le nostre città non siano solo punteggiate da nuovi alberi, ma siano circondate da un verde urbano robusto e vitale.

 

 A cura di Francesco Ferrini, Dagri, Università di Firenze - Associazione Pubblici Giardini, Delegazione Toscana


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