Dopo un lungo periodo di annunci e prove, ora sembra tutto pronto per la messa in opera del sistema informatico di Agea per la gestione dei dati dei registri dei trattamenti nel fascicolo aziendale, così come previsto dal Dm 1° marzo 2021 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana 94 del 20 aprile 2021.


Scopriamo come funzionerà il flusso dei dati delle operazioni di campo nel fascicolo aziendale spiegato da Silvia Lorenzini, direttrice di Agea Coordinamento, in occasione di un incontro dal titolo "I dati per dare valore all'agroalimentare made in Italy: le opportunità degli Ecoschemi Pac e delle certificazioni SQNPI, GLOBAL GAP e BIO",  organizzato da QdC® - Quaderno di Campagna® - Image Line® a Macfrut.

 

Perché Agea Coordinamento

Gli organismi pagatori operanti in Italia sono 14.

 

A oggi risultano costituiti tre organismi pagatori nazionali, nove organismi pagatori regionali (Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Toscana, Veneto), due per le province autonome (Trento e Bolzano).

 

Organismi pagatori nazionali:

  • Agea per tutte le regioni che non hanno costituito un proprio Organismo Pagatore e per tutte le
    alte funzioni non attribuite agli altri organismi pagatori;
  • Saisa - Agenzia delle Dogane - per le restituzioni alle esportazioni;
  • Ente Nazionale Risi per il riso.

 

Organismi pagatori regionali:

  • Ageac per la Regione Campania;
  • Agrea per la Regione Emilia Romagna;
  • Arcea per la Regione Calabria;
  • Argea per la Regione Sardegna;
  • Arpea per la Regione Piemonte;
  • Artea per la Regione Toscana;
  • Avepa per la Regione Veneto;
  • Ersa per la Regione Friuli Venezia Giulia (in fase di riconoscimento);
  • Oprlo - Organismo Pagatore Regionale - per la Regione Lombardia.

 

Organismi pagatori provinciali:

  • Appag per la Provincia Autonoma di Trento;
  • Oppab per la Provincia Autonoma di Bolzano.

Questo articolato (e complesso) contesto operativo è comunque in linea con ciò che prevede l'Unione Europea; infatti consente agli Stati membri di istituire più organismi pagatori a condizione che sia individuato in un unico il referente contabile nazionale (l'Unione Europea esige un unico interlocutore per Stato membro).

 

In Italia l'unico referente contabile nazionale è stato individuato in Agea Coordinamento ed è proprio questo Ente ad occuparsi della messa a punto del sistema di condivisione dati.

 

Registro trattamenti - Organismi pagatori

Fonte: Agea

 

Il "registro dei trattamenti" secondo Agea Coordinamento

Innanzitutto, cerchiamo di capire bene cosa intenda Agea Coordinamento per "registro dei trattamenti".

 

A differenza di quanto accadeva sino ad ora, in cui il registro dei trattamenti era un "semplice" registro dei trattamenti fitosanitari, da quest'anno per "registro dei trattamenti" si intende l'insieme di tutti i registri di campo le cui informazioni sono fondamentali per definire il modo in cui è stato prodotto in campo ogni alimento made in Italy.


Quindi i registri dei trattamenti dal 2023 dovranno contenere tutte le informazioni relative a:

  • trattamenti fitosanitari (svolti con agrofarmaci, corroboranti e sostanze di base);
  • fertilizzazioni (sia concimazioni con fertilizzanti chimici, prodotti organici, biostimolanti, correttivi e ammendanti, sia gli spandimenti di reflui o altre sostanze organiche);
  • irrigazioni;
  • operazioni di campo;
  • operatori;
  • macchine agricole;
  • localizzazione dei magazzini dei vari prodotti.

Più che un "registro dei trattamenti" sembra un vero e proprio "registro di campo" che raccoglie tutte le informazioni di ciò che viene fatto in ogni parcella di riferimento aziendale.

Leggi anche: Ue, approvazione risicata per il registro dei trattamenti

Come funzionerà il sistema

L'intera operazione di raccolta dati si basa su un continuo interscambio di informazioni tra:

  • azienda agricola, l'unica che sa realmente ciò che ha fatto in campo;
  • suo Caa sul territorio, che può essere delegato dall'azienda anche alla raccolta e gestione dei propri dati del "registro dei trattamenti";
  • organismo pagatore di riferimento, che fornisce ai Caa il Piano Colturale Grafico e riceve dai Caa le informazioni del "registro dei trattamenti"
  • Agea Coordinamento, che aggrega le informazioni provenienti dagli organismi pagatori, crea indici di efficienza, effettua controlli sulle operazioni svolte in campo e dialoga con l'Unione Europea;
  • Unione Europea, che controlla che tutto sia svolto correttamente ed eroga tutti i finanziamenti che spettano alle aziende agricole.

 

L'innovazione principale sta nel fatto che tutta questa operazione è basata su uno stesso tracciato record condiviso.

 

Fase A: i dati che gli organismi pagatori forniscono alle aziende agricole (e ai loro Caa)

Tutto parte dall'aggiornamento del Piano Colturale Grafico, il nuovo sistema basato sul rilievo da parte di strumenti geospaziali grafici dei vari poligoni con cui è composta ogni azienda agricola. In pratica tramite satelliti, aerei e droni Agea Coordinamento dispone di viste grafiche della consistenza ogni azienda agricola.

 

Ovviamente Agea Coordinamento rende disponibili queste informazioni ai vari organismi pagatori che richiedono alle aziende agricole il "costante" aggiornamento dei dati.

 

Costante quanto?

Dipende dal ciclo di ogni coltura. Per un vigneto l'aggiornamento da parte dell'azienda agricola potrebbe avvenire anche ogni 50 anni (anche se ogni anno deve confermare il proprio piano colturale grafico). Se invece si tratta di un orticoltore che produce verdure di quarta gamma, l'aggiornamento del proprio Piano Colturale Grafico potrebbe essere anche settimanale.

 

Perché?

Perché il registro dei trattamenti non si limita a documentare che è stata fatta una semina o un trattamento fitosanitario, ma deve riportare la specie, la varietà, il parassita trattato e ogni prodotto utilizzato è registrato per una specifica coltura.


Fine delle indicazioni generiche come "cereali", "peschi", "mais". Ogni varietà fa unità produttiva a parte.

 

Questo lo si capisce molto bene dall'immagine A. L'organismo pagatore fornisce ai produttori, normalmente tramite i Caa, l'ultima versione del Piano Colturale Grafico e gli chiede di aggiornarlo.

 

Gestione dei dati da Organismo Pagatore a produttore

Fonte: Agea

 

Il flusso dei dati prevede un aggiornamento almeno una volta all'anno (per la verifica delle colture poliennali e l'aggiornamenti delle annuali) ma prevede altresì che venga aggiornato tutte le volte che l'agricoltore cambia coltura (pensiamo alle colture orticole).

 

Una volta che il Piano Colturale Grafico in possesso dell'Organismo Pagatore è rispondente alla realtà, l'agricoltore potrà fornire ogni "registro dei trattamenti" e per ogni singola "unità produttiva" dovrà essere collegata ad uno specifico poligono di riferimento aziendale.

 

Fase B: i dati che gli organismi pagatori devono ricevere dalle aziende agricole (e ai loro Caa)

I dati richiesti nel registro dei trattamenti sono descritti nell'immagine B.

 

Gestione dei dati in agricoltura da produttore a Organismo Pagatore

Fonte: Agea

 

Si tratta delle informazioni relative agli eventi colturali, alle fertilizzazioni con prodotti chimici e con prodotti organici, ai trattamenti fitosanitari sulle colture, sui prodotti agricoli (derrate) e sulle sementi, alle irrigazioni, alle macchine utilizzate per la distribuzione, agli operatori che hanno effettuato i trattamenti e al posizionamento dei magazzini di stoccaggio dei prodotti (per ora solo quelli fitosanitari).

 

Fase C: fornitura dei dati raccolti dagli organismi pagatori ad Agea Coordinamento devono svolgere sui dati delle aziende agricole

Una volta che i dati dei "registri dei trattamenti" sono stati forniti dall'azienda agricola (o suo Caa) all'Organismo Pagatore, questo li fa confluire nel sistema Agea Coordinamento che, per ora a titolo esemplificativo, potrà:

  • calcolare indici di sostenibilità di ogni prodotto e produttore;
  • svolgere attività di controllo e supporto alle verifiche ispettive;
  • rendere disponibili i dati ad altre amministrazioni (Unione Europea in primis).

 

È stato definito che questi dati devono essere aggiornati almeno due volte all'anno (1° maggio e 1° dicembre) ma possono essere forniti in tempo reale per le coltivazioni a ciclo breve.

 

Gestione dei dati in agricoltura da Organismo Pagatore ad Agea

Fonte: Agea

 

Tutto questo… quando avverrà? Già dal 2023!

Agea Coordinamento prevede che il tracciato record di interscambio dati sia definito già entro la fine di maggio 2023.

 

Per questa ragione già da gennaio ha iniziato a condividere ed affinare delle bozze di tracciato, in primo luogo con le regioni e le province autonome, poi con gli organismi pagatori, poi con le software house che sviluppano gli applicativi in uso dagli agricoltori.


L'obiettivo è stato quello di capire cosa devono contenere gli archivi forniti dagli organismi pagatori alle aziende agricole e cosa le aziende agricole devono fornire agli organismi pagatori.


Grazie a progressive versioni in costante aggiornamento (ogni giorno ci sono affinamenti che termineranno il 31 maggio 2023), si sta arrivando ad una definizione complessiva del tracciato record.

 

La nuova applicazione in uso da Agea Coordinamento e dagli organismi pagatori verrà sviluppata e rilasciata nel periodo compreso tra giugno e novembre 2023 e già a dicembre 2023 è prevista la prima fornitura dei dati colturali 2023 per tutte le aziende che hanno aderito alla certificazione SQNPI o che producono in regime di agricoltura biologica certificata.

 

Svolti questi indispensabili test, già dal 2024 tutte le aziende agricole dovranno fornire queste informazioni per tutte le coltivazioni italiane.


Il sistema prevede che l'agricoltore (o suo Caa) possa inserire i dati direttamente in un portale sviluppato direttamente da Agea Coordinamento oppure che le aziende agricole possano fornire i dati direttamente dai software in uso dalle stesse aziende o dai loro Caa.


In pratica il sistema avrà un funzionamento analogo a quello in uso dalla Agenzia delle Entrate per la fatturazione elettronica. Il singolo imprenditore può emettere la fattura direttamente dal sito dell'Agenzia delle Entrate oppure esporre i dati dal proprio gestionale aziendale tramite il sistema Sdi.


Come ha affermato Silvia Lorenzini al termine dell'incontro, ad Agea Coordinamento non serve avere il controllo dei software con cui gli agricoltori (o i loro Caa) forniscono i dati. Ad Agea Coordinamento servono i dati per documentare alla Commissione Europea come sta producendo l'Italia e per svolgere i controlli sulla salubrità delle produzioni (rispetto delle etichette dei mezzi tecnici utilizzati) e verificare il rispetto dei vincoli produttivi (rispetto dei disciplinari regionali per le certificazioni SQNPI e dei protocolli di coltivazione per i prodotti biologici).

 

Timeline di attivazione del modello di gestione dei dati in agricoltura

Fonte: Agea

 

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