L'ondata di maltempo che si è abbattuta sul Paese, specialmente in Campania, nelle province di Caserta, Benevento e Salerno, con manifestazioni estremamente violente, ha già provocato ingenti danni agli allevamenti, agli ortaggi in serra ed ai vigneti, con vasti allagamenti. Intanto, poco prima delle 15:00 di ieri, 19 gennaio 2023, il Centro Funzionale della Protezione Civile della Campania ha diramato una nuova allerta meteo arancione per tutta la regione valevole dalle ore 12:00 di oggi, 20 gennaio 2023. "Preoccupano anche gli sbalzi termici di queste ore, che potrebbero compromettere pesantemente i prossimi raccolti di frutta nelle regioni del Sud, dopo che il clima insolitamente mite di novembre e dicembre aveva provocato il risveglio precoce delle piante a riposo in quel periodo" sottolinea una nota di Confagricoltura riferita al territorio campano.


Caserta e basso Molise, danni da alluvione

In particolare, da quanto abbiamo appreso, nel Casertano e in provincia di Isernia il fiume Volturno è esondato in più punti: si segnalano cedimenti di argini in basso Molise, in tenimento del comune di Sesto Campano, e l'allagamento di vaste aree coltivate in media valle nelle contigue piane irrigue di Venafro (Molise) e Vairano (Campania).

 
Inoltre - più a valle in Campania - a seguito di un colmo di piena del fiume Volturno, raggiunto alle ore 7:00 di ieri a Capua di ben 8 metri e 23 centimetri, ha ceduto l'argine posto a difesa del territorio di Grazzanise, nella bassa valle in riva sinistra idrografica, posto nell'area non lontana dall'aeroporto militare del centro agricolo casertano. E mentre si segnalano vasti allagamenti di campi coltivati lungo tutto il fiume, dovuti anche ad affioramenti di falda, è in corso in queste ore una difficile conta dei danni, resa ancora più complicata dall'interruzione del traffico veicolare su alcune importanti arterie stradali provinciali, raggiunte dalle acque del Volturno e così rese impraticabili.

 

Inoltre, il sindaco di Capua, Adolfo Villani, nel richiedere a Regione Campania l'attivazione dello stato di emergenza, riferisce di importanti allagamenti nelle zone agricole attestate lungo via Santa Maria la Fossa, via Brezza e via Marra, e con un interessamento della zona di bonifica del Frascale, poste a valle della città. Allagamenti segnalati anche in località La Monaca.

 

La Campania da oggi torna in allerta meteo arancione e si teme per la tenuta del reticolo idrografico. Intanto il Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno - che con manovre idrauliche sulla traversa di ponte Annibale sta gestendo la piena e ha limitato i danni nella bassa valle - già con una nota di ieri mattina avvertiva che si tratta di un evento di "piena eccezionale", per il sommarsi degli eventi di piena dell'alta e media Valle del Volturno con quello del suo principale affluente, il fiume Calore, proveniente dalla confinante provincia di Benevento.

 

Benevento, inizia la conta dei danni

E proprio nelle campagne di Benevento, secondo Confagricoltura, già si registrano ingenti danni a colture da alluvionamento: in Valle Telesina, in particolare i vigneti Doc lungo il fiume Calore - nei comuni di San Lorenzo Maggiore, Guardia, Paupisi, Solopaca e Castelvenere - sono stati investiti dalla piena ed erano ieri sott'acqua, mentre il fiume lentamente defluisce verso valle.


Nella zona medio Calore - comuni di Calvi, Apice, San Giorgio del Sannio - il fiume è straripato di oltre 30 metri, provocando notevoli danni alla cerealicoltura"In generale è ancora presto per avere un quadro preciso della situazione, il monitoraggio dei tecnici di Confagricoltura proseguirà nelle prossime ore" avverte la nota.

 

Salerno, colpite le piane del Sele e l'agro di Sarno

Confagricoltura sta effettuando alcuni rilievi sul territorio per quantificare i danni subiti dalle aziende campane. Colpita anche la zona di Eboli Capaccio e l'agro sarnese nocerino per l'abbattimento di alcune strutture, come le serre, e colture a pieno campo frutticole ed orticole, allagate a causa dell'alluvione e delle forti raffiche di vento che hanno investito le campagne.

 

Il fiume Sele è ai livelli di guardia e la zootecnia è in affanno a causa dell'eccesso di acqua che non permette uno smaltimento costante e regolare degli effluenti di stalla. Le imprese di Confagricoltura segnalano danni anche in Costiera Amalfitana, specialmente per smottamenti che hanno interessato diversi limoneti e molte colture vitivinicole. Particolarmente compromesse appaiono le colture a cereali attualmente in atto nel Vallo di Diano.

 

Cia, attuare subito la prevenzione

E sull'emergenza maltempo in corso in Campania e in altre parti d'Italia si registra l'intervento del presidente di Cia Agricoltori Italiani, Cristiano Fini: "Ci sono quasi 4 miliardi, di cui 2,9 dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per potenziare e migliorare l'efficienza del sistema idrico nazionale e fronteggiare gli effetti della crisi climatica. C'è un Governo a lavoro sulla valutazione, entro giugno, dei progetti per il Piano Invasi".

 

Il presidente di Cia quindi propone: "Anticipiamo le procedure lavorando sulla prevenzione e costruendo con il territorio le strategie e le soluzioni più adatte per non ricadere in continui stati d'emergenza. Allo stesso tempo, puntiamo sulla ricerca per il miglioramento genetico attraverso le tecniche di evoluzione assistita necessaria a colture più resistenti alle calamità naturali".