Singapore è uno Stato indipendente con appena duecento anni di storia alle spalle. Fondato dai britannici nel 1819, è cresciuto velocemente grazie ai traffici marittimi e all'arrivo di investitori e lavoratori da tutto il Mondo. Oggi la Repubblica di Singapore è il quarto principale centro finanziario del Mondo e il suo porto è tra i primi cinque a livello globale.

 

Il Paese è densamente popolato. I suoi 5 milioni di abitanti vivono su una superficie di appena 721 chilometri quadrati facendone il secondo Stato al Mondo con più abitanti dietro al Principato di Monaco. Inoltre, nel 2009 ha raggiunto la più alta concentrazione di milionari rispetto alla popolazione, più di Stati come la Svizzera, Hong Kong o l'Arabia Saudita.

 

Tante persone, poca terra da coltivare

Singapore è uno Stato unico al Mondo poiché è densamente popolato, molto ricco ma con praticamente nessuna risorsa naturale sfruttabile, ivi compresa la terra arabile. Per rendere il Paese meno dipendente dalle importazioni di derrate alimentari dall'estero il Governo ha deciso di investire in aziende e startup in giro per il Mondo che fossero in grado di migliorare il settore primario, rendendolo più produttivo e sostenibile nei confronti dell'ambiente e del clima.

 

"Temasek è nato 46 anni fa, ma sono solo sette otto anni che investiamo in maniera mirata su aziende del comparto primario", ci racconta Anuj Maheshwari (Sustainable & Impact Investment Leader in Agri-Food Value Chain di Temasek), che incontriamo durante il World Agri-Tech Innovation Summit 2022, l'evento che ogni anno raccoglie a San Francisco e a Londra startup, aziende e investitori e di cui AgroNotizie è media partner.

 

Piccolo Stato, grande sfida

Temasek è un fondo detenuto al 100% dal Governo di Singapore che ad oggi ha investito qualcosa come 283 miliardi di dollari in aziende in differenti settori: finanza, assicurazioni, salute, istruzione e anche agrifood. In sette otto anni la percentuale investita nel settore primario è passata dall'1% al 10%, con un portafoglio diversificato sia in termini di settore sia di durata dell'investimento, come di tipologia di azienda.

 

"I nostri investimenti devono avere come fine quello di generare un profitto, ma non solo. Noi vogliamo avere anche un impatto sul Pianeta e sulla persone. E l'agricoltura ha le potenzialità per fare tutto questo", sottolinea Maheshwari.

 

Fostering sustainable AgriFood solutions

(Fonte foto: Temasek)

 

L'agricoltura ha un ruolo centrale nelle vite delle persone in quanto provvede alla produzione di cibo. Inoltre è vittima, ma anche causa dei cambiamenti climatici. Eppure ha le risorse per diventare uno dei driver del cambiamento verso un'economia sempre più green. A livello globale, poi, l'agricoltura è spesso portata avanti da piccolissimi agricoltori, che lavorano quasi esclusivamente per autosufficienza.

 

"Innovare il settore agricolo e alimentare significa quindi avere un impatto positivo sulle persone e sull'ambiente", conclude Maheshwari.

 

Innovazione e sostenibilità. Due esempi

Per capire la tipologia di aziende in cui Temasek investe, Anuj Maheshwari ci fa due esempi, molto differenti tra di loro: Pivot Bio ed eFishery. La prima è una Azienda di cui già abbiamo parlato in quanto ha sviluppato una tecnologia davvero rivoluzionaria.

 

I ricercatori di Pivot Bio hanno selezionato un ceppo di batteri azotofissatori naturalmente presenti nel terreno e grazie al genome editing ne hanno migliorato le performance, rendendoli utilizzabili su diverse colture, come il mais. Il risultato è un prodotto liquido a base di batteri che gli agricoltori statunitensi (non è ancora previsto il lancio in Europa) possono applicare ai loro campi di mais.

 

I batteri sequestrano azoto dall'atmosfera e lo rendono biodisponibile per le piante, riducendo drasticamente la necessità di impiegare fertilizzanti chimici. "Le ricadute sono facilmente comprensibili. Usando questo prodotto si riduce l'inquinamento generato dalla produzione dei fertilizzanti e dal loro trasporto. Inoltre si evita l'inquinamento delle falde acquifere e l'emissione di gas climalteranti", sottolinea Maheshwari. E con i prezzi dell'urea di quest'anno si può capire bene quale sia il mercato per una innovazione simile.

 

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(Fonte foto: Temasek)

 

L'altra startup si chiama eFishery ed è basata in Indonesia. Qui moltissimi pescatori vivono dell'allevamento di gamberi o di pesci d'acqua dolce, come la tilapia. Si tratta però di allevamenti rudimentali, poco efficienti, che producono anche inquinamento delle acque e che scaricano sul produttore tutti i rischi dell'allevamento.

 

eFishery è una startup locale che ha messo a punto un sistema di allevamento 4.0 che utilizza sensori per misurare i parametri ambientali nelle vasche e programma la razione da somministrare ai pesci. In altre parole si fornisce esattamente quello di cui gli animali hanno bisogno quando ne hanno bisogno.

 

"Grazie a eFishery si riducono gli sprechi e l'inquinamento dell'acqua, inoltre si ottimizza la crescita dei pesci. I dati ci dicono che si riduce di un terzo il consumo di mangime e al contempo viene aumentata di un 20% la crescita", sottolinea Maheshwari. "I pesci crescono meglio e più in salute, si riduce il consumo di risorse e si migliora anche la vita dei pescatori".

 

Investimenti diversificati nel settore AgriFoodTech

Negli ultimi otto anni Temasek ha investito 8 miliardi di dollari nel settore AgriFoodTech in giro per il Mondo e lo ha fatto spesso coinvolgendo altri fondi o aziende. Un esempio è l'investimento in Unfold, una nuova Società creata insieme a Bayer che si occupa di sviluppare nuove tipologie di sementi per le vertical farm, uno dei settori di grande interesse per Temasek visto che permette di coltivare in edifici, anche in città.

 

Il vertical farming è una tecnologia che si sposa perfettamente con la conformazione di Singapore. Ed è anche il motivo per il quale la piccola Repubblica è stata la prima al Mondo a legalizzare la vendita di carne cresciuta in vitro. Due tecnologie che potenzialmente potrebbero rendere Singapore autosufficiente dal punto di vista alimentare.

 

"Siamo quasi sempre noi a guidare l'investimento, ma spesso prendiamo a bordo altri fondi o aziende con lo scopo di diversificare il rischio, ma anche di portare all'interno delle startup un knowhow o delle tecnologie che possono accelerarne la crescita", sottolinea Maheshwari.

 

Temasek non ha una particolare policy quando si parla di tipologie di investimento. Puntano su aziende grandi e piccole, startup o compagnie strutturate con tassi di crescita relativamente bassi. Loro forniscono denaro, ma anche mentorship, accesso al mercato e alla vasta rete di conoscenze.

 

"Ogni azienda è una realtà a parte ed è per questo che nei nostri dieci uffici sparsi per il Globo analizziamo attentamente le compagnie in cui investire e disegniamo la migliore strategia di investimento, sia per Temasek che per lo sviluppo dell'azienda stessa", conclude Maheshwari.

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