Ecco le novità della Finanziaria per il pacchetto agricolo e per la sostenibilità.
Nasce un credito d’imposta, per gli anni 2020, 2021 e 2022, destinato alle imprese che realizzano progetti ambientali e che includono beni strumentali nuovi, pari al 10% delle spese sostenute per brevetti, consulenze e lavoratori dipendenti legati a questi progetti.
Bonus per l’agricoltura innovativa: in particolare viene istituito un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa e mutui agevolati di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile per il finanziamento di iniziative per lo sviluppo di processi produttivi innovativi e dell’agricoltura di precisione o alla tracciabilità dei prodotti con tecnologie blockchain. L’obiettivo è favorire l’efficienza economica, la redditività e la sostenibilità del settore agricolo e incentivare sistemi di gestione con le nuove tecnologie. Viene autorizzata la spesa di un milione di euro per il 2020.
Nasce un Fondo al ministero dello Sviluppo economico per favorire gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi da parte delle imprese agricole; il Fondo avrà una dotazione di 5 milioni di euro per il 2020.
Ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli, con meno di quarant’anni (in riferimento alle nuove iscrizioni presso la previdenza agricola nel 2020) per un periodo massimo di 24 mesi, viene riconosciuto l’esonero dal versamento totale dell’accredito contributivo all’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti.
E’ prevista la concessione di mutui a tasso zero, nel limite di 300mila euro e della durata massima di 15 anni, per iniziative legate allo sviluppo o al consolidamento di aziende agricole condotte da imprenditrici attraverso investimenti nel settore agricolo e in quello della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Viene previsto un Fondo rotativo con una dotazione di 15 milioni per il 2020.
Estesa al 2020 l’esenzione Irpef - già prevista per il triennio 2017-2019 - dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola. Per il 2021 gli stessi redditi concorrono alla base imponibile Irpef nella misura del 50%. Per le attività di commercializzazione di piante e prodotti della floricoltura acquistate da imprenditori agricoli florovivaistici, nei limiti del 10% del volume di affari, da altri imprenditori agricoli florovivaistici, il reddito è determinato applicando all'ammontare dei corrispettivi delle operazioni registrate o soggette a registrazione un coefficiente di redditività del 5% agli effetti dell'Iva.
Tre milioni in tre anni - dal 2020 al 2022 - per il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti; il Fondo è istituito presso l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea). Nasce il Fondo per l'agricoltura biologica che sarà finanziato con a 4 milioni di euro per il 2020 e 5 milioni di euro a partire dal 2021 per interventi a favore delle forme di produzione agricola a ridotto impatto ambientale e per la promozione di filiere e distretti di agricoltura biologica.
Arriva il Fondo Green new deal con una dotazione di 470 milioni per il 2020, di 930 milioni per il 2021, di 1,4 miliardi gli anni 2022 e 2023. Una parte della dotazione - per una quota non inferiore a 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021, 2022 - sarà destinata a interventi per la riduzione delle emissioni di gas serra; mentre 20 milioni all’anno (per il 2020, 2021, 2022, e 2023) saranno destinati alle iniziative da avviare nelle Zone economiche ambientali, le cosiddette Zea (che ricadono nei parchi nazionali).
Via libera alla plastic tax sui prodotti in plastica monouso. La nuova tassa, che partirà da luglio, sarà di 45 centesimi per ogni chilogrammo. Includerà anche i prodotti in tetrapak. Sono esclusi dalla misura i prodotti in plastica riciclata e quelli composti con una percentuale di plastica inferiore al 40%.
Nasce una commissione dedicata al taglio delle fonti fossili. Nello specifico, il gruppo – che si insedierà al ministero dell’Ambiente, per studiare la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi – dovrà occuparsi della ridefinizione e di mettere a punto proposte legate alla transizione energetica. La commissione taglia-fossili dovrà essere istituita entro gennaio 2020; l’elenco dei sussidi ‘cattivi’ per l’ambiente da eliminare dovrà essere creato entro il 31 ottobre. Alla guida della commissione ci sarà il ministro dell’Ambiente, insieme con un rappresentante del ministero dell’Economia, del ministero dello Sviluppo economico, del ministero dei Trasporti, del ministero delle Politiche agricole, oltre a tre esperti.
Per finanziare interventi delle amministrazioni dello Stato e sostenere programmi per la lotta ai cambiamenti climatici, alla riconversione energetica, all’economia circolare, alla protezione dell’ambiente e alla coesione sociale e territoriale, arrivano i Green bond. Il ministero dell’Economia potrà concedere garanzie a titolo oneroso fino a un massimo dell’80% per programmi di investimento e operazioni, anche in partnership tra pubblico e privato, per la realizzazione di progetti economicamente sostenibili. Gli obiettivi sono la decarbonizzazione, l’economia circolare, la rigenerazione urbana, l’adattamento e la mitigazione dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici.
Arriva un credito d’imposta per il 2020, 2021 e il 2022 destinato alle imprese che realizzano progetti ambientali grazie a nuovi beni per il 10% delle spese sostenute per brevetti, consulenze e lavoratori dipendenti. Potrebbe arrivare un nuovo aumento per le accise sui carburanti dal 2021. Questo, se la corrispondente clausola di salvaguardia non verrà sterilizzata il prossimo anno; gli aumenti delle accise sulla benzina potrebbero essere di 1,2 miliardi nel 2021, 1,7 miliardi nel 2022 e 1,9 miliardi nel 2023.
Pronti gli incentivi per gli impianti a biogas in scadenza e in esercizio dal 2007. L’incentivo sarà erogato per l’energia da fonti rinnovabili e per un massimo di 15 anni. Anche se il via libera finale agli incentivi spetta alla Commissione europea. In seguito sarà l’Arera (l’Autorità di regolazione per l’energia le reti e l’ambiente) a definire le risorse e le coperture; la modalità di attuazione spetta invece al ministero dello Sviluppo economico.
“Io sono abbastanza soddisfatta. Abbiamo portato, di nuovo, al centro della discussione anche del Consiglio dei ministri il tema dell'agricoltura, della pesca – afferma la ministra per le Politiche agricole Teresa Bellanova - Abbiamo riconfermato il non pagamento dell'Irpef per i produttori agricoli che vale 200 milioni di euro. In più, ci sono 600 milioni di euro destinati ad investimenti in questo settore. Le due misure che mi stanno molto a cuore sono quelle dell'ingresso dei giovani perché nel settore dell'agroalimentare c'è una presenza ancora non sufficiente dei giovani: abbiamo destinato delle risorse per permettere, a chi ha meno di 40 anni e che investe in agricoltura, per i primi due anni, di non pagare i contributi. Inoltre, c'è una misura che è a prescindere dall'età anagrafica che riguarda le donne e si chiama 'Donne in Campo' e tutte le donne che vorranno avviare un'attività in agricoltura, per i primi due anni, avranno tasse zero, facendo i mutui loro non pagheranno interessi perché di questo si fa carico lo Stato".
"Tra le iniziative portate avanti dal governo – conclude Bellanova - c'è anche il finanziamento con risorse del ministero, dell bonus verde perché dobbiamo mettere le nostre città in condizione di essere sempre più partecipi del cambiamento climatico in positivo”.