Il 28 ottobre scorso il Consiglio regionale della Campania ha approvato a maggioranza la delibera di giunta n. 220 del 20 maggio 2019: "Soppressione del Consorzio aurunco di bonifica e conseguente assegnazione delle competenze al Consorzio generale di bonifica del bacino inferiore del Volturno". 
Il Consorzio aurunco di bonifica, costituito nel 1925 e ad oggi gravato da oltre 50 milioni di euro di debiti, è stato così posto in liquidazione, operazione alla quale dovrà provvedere un commissario liquidatore nominato con decreto del presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca.

La procedura di soppressione era stata avviata dalla giunta regionale ai sensi dell'articolo 18, comma 2, della legge regionale n. 4/2003, che disciplina il comparto bonifiche e irrigazioni in Campania, a partire dalla relazione dei Commissari del consorzio dell'ottobre 2018, che sulla base di un'analisi della situazione finanziaria dell'ente ne proponevano la soppressione.
Il primo atto formale di questa vicenda è stato la delibera di Giunta regionale della Campania n. 325/2018, sulla scorta della quale la Direzione generale per le Politiche agricole della Campania ha avviato con l'omologo ufficio della Regione Lazio, il procedimento affinché il territorio dei comuni di Santi Cosma e Damiano, Castelforte e Minturno, attualmente ricadenti nel comprensorio di competenza del Consorzio Aurunco, sia trasferito al sistema consortile del Lazio.

Ad oggi, invece, con l'approvazione in Consiglio della delibera di Giunta dello scorso mese di maggio, vengono "provvisoriamente" conferite al Consorzio del Volturno le funzioni di bonifica integrale e irrigazione e parte del personale a tempo indeterminato.

Nella delibera, al punto 5, che tratta la definizione del nuovo piano di valorizzazione del territorio del sopprimendo consorzio Aurunco, sul quale dovranno essere investiti anche fondi strutturali, è scritto che una parte del personale potrebbe essere assegnata al sistema consortile del Lazio "in conseguenza della chiusura del procedimento avviato con la Regione Lazio".
Sono passaggi importanti, poiché la sostenibilità futura di questa gestione si gioca tutta sulla possibilità di ridurre il personale.

Al Consorzio Volturno vengono poi conferite due piccole dotazioni economiche di supporto derivate dal Piano operativo complementare e dal bilancio regionale, 3 milioni di euro, necessarie alla manutenzione ed all'efficientamento delle opere di bonifica integrale e delle opere irrigue.

Durante la fase di redazione del piano di sviluppo e prima della definitiva assegnazione del servizio di bonifica al Consorzio Volturno, questi dovrà emettere i ruoli di bonifica e girarne i proventi alla "gestione liquidatoria" del Consorzio aurunco di bonifica. Secondo quanto disposto dalla delibera, Regione Campania dovrà infine "portare a compimento il procedimento volto al trasferimento del territorio dei comuni di Santi Cosma e Damiano, Castelforte e Minturno al sistema consortile della Regione Lazio".

Un percorso irto di difficoltà che incrocia le preoccupazioni dei tanti agricoltori del comprensorio irriguo della valle del fiume Peccia, che da tre anni ormai non ricevono acqua e che speravano di potersi sganciare dalla gestione consortile per tornare a quella della Comunità montana del Monte Santa Croce. Ipotesi non contemplata dagli atti disposti da Regione Campania.