Sono quasi 1.500 le aziende agricole e i contoterzisti, disseminati su tutto il territorio italiano, coinvolti nel sondaggio. E' emerso che gli agricoltori sono sempre più consapevoli delle opportunità offerte dal paradigma 4.0 (85%) e utilizzano in numero crescente questo genere di soluzioni (55%). Le risposte confermano l'importanza della raccolta e analisi dei dati, con il 45% degli agricoltori che dimostra apertura in questo senso, ma ancora non è del tutto chiaro come tali dati possono essere valorizzati.
Già la scorsa edizione della Ricerca aveva messo in luce le potenzialità dell'agricoltura 4.0 e il grande interesse per il tema dell'innovazione tra le aziende agricole. Dalle analisi svolte nel 2017 dall'Osservatorio Smart AgriFood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio Rise dell'Università degli studi di Brescia, era emerso come fossero oltre 300 le soluzioni per una agricoltura tecnologicamente avanzata presenti in Italia e come il mercato nostrano valesse già 100 milioni di euro.
Dalle rilevazioni era emerso che un approccio 4.0 alle produzioni assicura un aumento della qualità e una contrazione degli sprechi, con un efficientamento di tutta la filiera produttiva. Sfortunatamente però solo l'1% della Sau italiana era gestita con tecnologie di precision farming.
Come è cambiata la realtà dell'agricoltura italiana ad un anno di distanza? La Ricerca 2018 si è concentrata sì sul tema dell'agricoltura 4.0, ma anche sulla dematerializzazione delle procedure burocratiche e di processo interne alle aziende, sulla tracciabilità e certificazione digitale, sugli strumenti a supporto del miglioramento delle produzioni, così come sul ruolo delle startup nel rivoluzionare il settore.
L'innovazione tecnologica, ad esempio quella introdotta con l'agricoltura di precisione, offre possibilità sorprendenti per le aziende agricole che attraverso l'uso di sensori, dati e attrezzature moderne possono aumentare le produzioni rendendo più efficiente l'uso degli input produttivi. Ma i dati raccolti in campo hanno senso se poi vengono condivisi all'interno della filiera, aiutando tutti i soggetti che contribuiscono alla catena del valore a rendere più efficiente il proprio lavoro. L'obiettivo? Fornire al consumatore prodotti buoni, sicuri e tracciati ad un prezzo che remuneri il lavoro dell'agricoltore e degli altri soggetti della filiera.
Da qui il titolo scelto per l'evento di presentazione della Ricerca 2018: 'Il digitale scende in campo, ma la partita è di filiera!'. Dalla Ricerca 2018 risulta chiaro come le tecnologie digitali siano centrali (e lo saranno sempre di più) nel rendere più efficienti i processi di certificazione, a qualsiasi livello. Il 14% delle aziende evidenzia esplicitamente la necessità di implementare soluzioni innovative per conseguire questo obiettivo.
Protagonisti della mattinata saranno dunque i risultati della Ricerca 2018, frutto di un anno di confronto con gli attori del settore, ma anche le aziende stesse. Ci saranno infatti due tavole rotonde.
Nella prima saranno presenti Paolo Cesana (responsabile Precision farming - R&D Electronic department, Same Deutz-Fahr Group), Nino Chiò (imprenditore agricolo, Riso Preciso), Andrea Cruciani (ceo, Agricolus), Donato Rotundo (direttore Area Sviluppo sostenibile e innovazione, Enapra-Confagricoltura), Giovanni Giambi (direttore generale, Agrisfera), Ilaria Locatelli (specialista in Soluzioni smart land, A2A Smart City) e Ivano Valmori (fondatore Image Line e direttore responsabile AgroNotizie, Image Line).
In particolare Nino Chiò utilizza da tempo strumenti dell'agricoltura digitale per garantire una maggiore sostenibilità delle produzioni (come ad esempio lo spandiconcime a rateo variabile di KUHN che consente una riduzione dei quantitativi di fertilizzante distribuito) e la rintracciabilità, grazie al software online QdC® - Quaderno di Campagna adottato presso la società agricola "Battioli Paola" di Novara grazie al coordinamento di Confagricoltura - Unione interprovinciale agricoltori di Novara e VCO.
Nella seconda invece Angelo Benedetti (direttore generale, Unitec), Fulvio Conti (Head delivery PAL Agriculture and environment, AlmavivA), Marco Nocetti (responsabile del Servizio produzione primaria, Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano), Giovanni Panzeri (direttore Mdd, Carrefour) e Alessandro Ricci (ceo, IBCCorp).
Appuntamento dunque per il 12 febbraio (ore 10.00), presso l'aula magna della Facoltà di Medicina dell'Università degli studi di Brescia.
Agenda dell'evento
9.30 Registrazione e Welcome Coffee10.00 Introduce e presiede
Marco Perona (direttore scientifico dell'Osservatorio Smart AgriFood, Università degli studi di Brescia)
10.10 Valorizzare i dati: la chiave per un AgriFood davvero smart
Filippo Renga (direttore dell'Osservatorio Smart AgriFood, Politecnico di Milano)
10.20 L'Agricoltura 4.0 si fa strada nel settore primario italiano
Presenta i risultati della ricerca:
Andrea Bacchetti (direttore dell'Osservatorio Smart AgriFood, Università degli studi di Brescia)
Modera:
Filippo Renga (direttore dell'Osservatorio Smart AgriFood, Politecnico di Milano)
Il punto di vista di:
Paolo Cesana (responsabile Precision farming - R&D Electronic department, Same Deutz-Fahr Group)
Nino Chiò (imprenditore agricolo, Riso Preciso)
Andrea Cruciani (ceo, Agricolus)
Donato Rotundo (direttore Area Sviluppo sostenibile e innovazione, Enapra-Confagricoltura)
Giovanni Giambi (direttore generale, Agrisfera)
Ilaria Locatelli (specialista in Soluzioni smart land, A2A Smart City)
Ivano Valmori (fondatore Image Line e direttore responsabile AgroNotizie, Image Line)
11.30 Il digitale al servizio della tracciabilità e della qualità alimentare
Presenta i risultati della ricerca:
Chiara Corbo (coordinatrice dell'Osservatorio Smart AgriFood, Politecnico di Milano)
Modera:
Damiano Frosi (direttore Osservatorio Contract Logistics e ricercatore Osservatorio Smart AgriFood, Politecnico di Milano)
Il punto di vista di:
Angelo Benedetti (direttore generale, Unitec)
Fulvio Conti (Head delivery PAL Agriculture and environment, AlmavivA)
Marco Nocetti (responsabile del Servizio produzione primaria, Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano)
Giovanni Panzeri (direttore Mdd, Carrefour)
Alessandro Ricci (ceo, IBCCorp)
12.45 I prossimi passi della ricerca
Marco Perona (direttore scientifico dell'Osservatorio Smart AgriFood, Università degli studi di Brescia)
13.00 Chiusura dei lavori
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