L'agricoltura biodinamica è un insieme di pratiche, teorizzate ai primi del Novecento dal teosofo austro-ungarico Rudolf Steiner (1861-1927). In questo articolo ricorreremo ancora una volta al metodo cartesiano per analizzare se sia giusto che fondi pubblici vadano utilizzati per finanziare la ricerca su tali pratiche.
Vedremo in che modo la teoria biodinamica mischia alcuni validi principi dell'agricoltura biologica con delle superstizioni ancestrali presentate, come vedremo in seguito, con il duplice aspetto di pseudoscienza e pseudoreligione.
 

Fra giusto supporto alla ricerca agronomica e promozione delle pseudoscienze

  • Con il Dm n. 73215 del 4 ottobre 2016 il Mipaaf ha istituito il "Comitato permanente di coordinamento per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica". Segnaliamo che il suddetto testo si trova solo nei siti del Sinab e della Coldiretti. Curiosamente, la ricerca nei siti ufficiali del Mipaaf, della Gazzetta Ufficiale, e Normattiva.it, non produce alcun risultato. 
  • Nel novembre 2016 il Crea, congiuntamente all'Associazione per l'agricoltura biodinamica ha pubblicato un volume con il titolo L'Agricoltura biodinamica: verso un modello produttivo agroecologico.
  • Il Mipaaf e il Crea hanno siglato in data 19/12/2016 e 20/12/2016 (date ricavate dalle firme digitali) un accordo, nel quale sono definite le ricerche in materia di agricoltura biologica che verranno condotte dal secondo con il finanziamento di cui al successivo punto. Le competenze del Crea, elencate nell'art. 2, non includono la parola "biodinamica", e l'art. 9 lascia intendere che si avvarrà di soggetti esterni per le attività al di fuori di tali competenze. Il testo non contiene l'allegato 4, dove sarebbero definite le attività di ricerca ed il preventivo di spesa oggetto del finanziamento, e tale allegato non si trova mediante il motore di ricerca del sito Mipaaf. Pertanto è impossibile sapere con quale percentuale, dei quasi due milioni di euro stanziati, verrà effettivamente finanziata la ricerca sulle pratiche biodinamiche, né chi ne saranno i beneficiari.
  • Due giorni dopo la convenzione e a soli tre mesi dalla creazione del suddetto Comitato, il 22/12/2016 il Mipaaf ha stanziato 1.945.821,68 euro per le ricerche in tema di agricoltura biologica e biodinamica.
  • Infine, nell'ambito di definizione delle politiche di supporto statale all'agricoltura biologica, delineate a maggio 2017 con il Testo unificato sulla produzione con metodo biologico, lo stesso equipara i metodi di agricoltura biologica, fondati su pratiche scientificamente verificabili, a quelli della pseudoscienza biodinamica.

L'opacità sull'utilizzo dei fondi pubblici per la ricerca sull'agricoltura biologica, e su quale frazione di essi andrà a finire alle associazioni biodinamiche, è palese. Il riconoscimento ufficiale delle credenze nella biodinamica, come se le stesse fossero sinonimo di agricoltura biologica e produzione di qualità, sono uno schiaffo alla scienza, ai ricercatori veri e alla società.

Sottolineiamo che le associazioni biodinamiche italiane fanno capo alla Demeter e.V (sito in tedesco e sito in inglese). La sigla e.V sta per eingetragener Verein cioè, si tratta una associazione fra privati, registrata secondo l'ordinamento tedesco. La visura camerale del Handeslregister (l'equivalente delle Camere di commercio italiane) è scaricabile solo a pagamento.
La Demeter e.V. detiene il copyright sulla parola "biodinamica" assieme al logo utilizzato per identificare i prodotti biodinamici, e di conseguenza incasserà le corrispondenti royalty dalle associazioni italiane e dalle aziende ad esse affiliate, ricavando dunque profitti attraverso i contributi amministrati dal suddetto Comitato permanente ed erogati con Decreto ministeriale.
Insomma, soldi delle nostre tasse che andranno a foraggiare un'associazione straniera che addirittura ha come scopo la diffusione di una pseudoscienza, come dimostreremo in seguito.
 

Rudolf Steiner, superstizioni e visioni esoteriche travestite di scienza

Rudolf Steiner (1861-1927) è noto come il padre dell'agricoltura biodinamica, della medicina antroposofica, dell'euritmia (insieme di pratiche esoteriche miranti alla percezione extrasensoriale), dell'arte della parola (attribuzione di poteri mistici al modo in cui vengono pronunciate le parole),  della pedagogia steineriana (scuole Waldorf), dell'architettura vivente, e della antroposofia, quest'ultima "inventata" come conseguenza di aver litigato con gli allora dirigenti della Società Teosofica alla quale apparteneva. Pur non avendo né studi specifici e né esperienza diretta in agricoltura, diceva di aver sviluppato una serie di metodi agricoli in base a considerazioni mistiche o esoteriche, presentate come fatti scientifici. La versione in inglese delle sue lezioni è accessibile dal sito ufficiale della fondazione che porta il suo nome.

Riportiamo testualmente alcune chicche estratte dalle lezioni di Steiner, affinché il lettore tragga le proprie conclusioni. Per onestà intellettuale citiamo anche i link ai testi originali, affinché i difensori della biodinamica non ci accusino di decontestualizzare le frasi.
  • Secondo Steiner, l'equiseto sarebbe composto per il 90% da silicio (quasi come una pietra) e l'atmosfera ne conterrebbe tale elemento "in uno stato di alto raffinamento" (che cosa vuol dire?) per il semplice fatto che l'atmosfera circonda la terra e quest'ultima ne conterebbe - sempre secondo le teorie di Steiner - 50% di tale elemento. In realtà, va precisato che il mantello terrestre contiene solo fra il 15 ed il 18% di silicio (fonte: dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova.
    Di conseguenza - prosegue Steiner - il quarzo (ossido di silicio) sarebbe l'ingrediente fondamentale dei "preparati" agricoli e un ottimo rimedio per le persone. Sempre secondo il teosofo, "le piante a cui manca silicio si deformano e diventano come cactus" (viene da chiedersi come mai i cactus vivono nei deserti, i cui suoli sono proprio ricchi di sabbia, cioè quarzo). "Questo perché - continua Steiner - il silicio contiene forze cosmiche che provengono da Marte, Giove e Saturno, che sono pianeti che si trovano oltre il Sole" (a quanto pare, Steiner credeva ancora nel sistema tolemaico). La lezione prosegue: "Ma la Luna, Mercurio e Venere, che sono pianeti vicini alla Terra, mandano forze che agiscono sul calcare (e sui composti simili alla pietra calcare, sodio e potassio) pertanto, tutto il coltivato è soggetto alle forze di Marte, Giove e Saturno attraverso il silicio e di Luna, Mercurio e Venere attraverso il calcare" (prima lezione).
  • "Le vacche hanno le corna perché queste riflettono le forze astrali ed eteriche verso l'interno, penetrando nel sistema metabolico in modo che l'attività digestiva cresce per l'azione delle corna e gli zoccoli. Per capire le malattie della bocca e degli zoccoli, cioè la retro-azione della periferia sull'apparato digerente, bisogna conoscere queste forze. Il nostro rimedio per le malattie della bocca e degli zoccoli si basa su questo. Il corno è qualcosa che irraggia vita eterica e l'elemento astrale". (quarta lezione).
    Nella stessa lezione seguono le emblematiche ricette della biodinamica: quella del corno di vacca riempito di letame e interrato per tutto l'inverno e quella del corno riempito di quarzo e interrato per tutta l'estate. Secondo Steiner, il primo, rifletterebbe le forze astrali sui campi, mentre il secondo, assorbirebbe le forze vitali estive e andrebbe sciolto poi in acqua e spruzzato sulle piante. Secondo la concezione mistica della biodinamica, il corno-letame agirebbe con le forze vitali della terra sulle radici ed il corno-quarzo con quelle dell'etere sulle foglie, rinvigorendo doppiamente le piante.
  • Se si ha il proprio campo infestato di topi, basterebbe bruciare la pelle di un topo giovane quando Venere si trova nel segno dello Scorpione per scacciare i roditori, i propri come anche quelli dei campi vicini (sesta lezione di Rudolf Steiner in Polonia, 14/6/1924). Non è chiaro secondo Steiner se il topo dovesse essere scorticato vivo o dopo averlo ammazzato. Se l'interpretazione corretta fosse la prima, allora le ditte che fanno i "preparati" biodinamici andrebbero indagate per praticare la vivisezione di animali, perché in Italia è un reato.

Lo stesso Steiner ammette che alcune delle sue concezioni (ad esempio, seminare dopo una pioggia caduta durante la Luna piena) sono tratte dalla "saggezza" popolare, che lui interpreterebbe però "in modo scientifico" (prima lezione).
A chi avesse letto le ricerche dell'antropologo inglese, Sir James George Frazer, nel suo classico sulla magia e le religioni comparate, Il ramo dorato, sarebbe evidente l'ispirazione ai presupposti della magia simpatica e della magia omeopatica di molte delle concezioni steineriane. Ai tempi di Steiner le superstizioni permeavano la cultura delle popolazioni contadine europee, perlopiù analfabete. Si vedano i dati Istat sull'analfabetismo in Italia fra 1871 e 1951, alla pagina 14 del documento scaricabile dal sito, utili per capire come l'ignoranza fosse ancora dilagante e la regola, anche durante le ricerche di Frazer, antecedenti di tre decadi l'invenzione della biodinamica. L'opera di Frazer è una collezione e catalogo sistematico delle superstizioni, riti e credenze delle popolazioni primitive di tutto il mondo, comparate fra di loro in cerca di fili conduttori. Tali ricerche dimostrano che la psicologia delle credenze, profondamente radicata nell'ignoranza, nella paura e nei sentimenti irrazionali, è comune alle culture di tutti i tempi e di tutti i popoli.

La pratica biodinamica del corno-letame è un esempio tipico di magia omeopatica (o simbolica) e simpatica (o di contagio) messe insieme. La piccola quantità di letame contenuta in un corno sotterrato simbolizza l'atto di concimare la terra, il miscelamento manuale del contenuto del corno con dell'acqua simbolizza che il contadino passa la forza della sue braccia all'acqua, quindi spargere i pochi litri di "preparato" su delle pile di normalissimo compost di letame e paglia - secondo Steiner e suoi seguaci - sarebbe sufficiente a trasferire le "forze mistiche" del preparato a tutta la pila di letame.
Allo stesso modo, bruciare la pelle di un topo viene considerato un efficace sistema per scacciare tutti i topi dai campi, ma è invece un esempio di pratica magica omeopatica (si brucia la pelle di un solo topo per bruciare simbolicamente tutti i topi). Vi è una palese similitudine con la pratica del Voodoo - consistente in infilzare di aghi o bruciare una bambola raffigurante la persona che si vuole danneggiare.
 

Conclusioni

Come si spiega che, in pieno XXI secolo, qualcuno possa concimare un campo con 300 quintali di letame per ettaro, e poi attribuire gli eventuali buoni raccolti ottenuti ad un rituale magico effettuato con un corno, una manciata di letame e un secchio d'acqua? E, come se non bastasse, completa l'elenco di assurdità il pagamento di cospicue royalty su tale cialtroneria ad una multinazionale travestita da associazione scientifica.

Se inoltre lo Stato sovvenziona tali pratiche, non è da meravigliarsi dell'impietoso quadro che l'Oecd (Organization for economic cooperation and development) fa dell'educazione in Italia. Il nostro paese si colloca all'ultimo posto fra gli stati membri (cioè dopo il Messico e la Turchia) che meno investono soldi nell'educazione pubblica e per la più bassa percentuale di laureati in discipline scientifiche (24%) e nel contempo con il più alto tasso di persone aventi formazione in materie artistico-letterarie (30%).  

Infine, per chi ancora potesse sostenere che il contributo Mipaaf - quasi due milioni di euro a favore di una commissione di studio - favorirà l'agricoltura biologica e la competitività delle aziende agricole italiane, segnaliamo che la Regione Andalusia (Spagna) ha ricevuto di recente 315 milioni di euro da Bruxelles affinché le aziende agricole locali ammodernino i loro processi produttivi, adottando la "agricoltura ecologica" (fonte). Fondi che sono già in fase di distribuzione direttamente alle aziende spagnole.
Ci chiediamo come mai il Mipaaf perda tempo a creare "commissioni di esperti" per realizzare fantomatici "studi", invece di procacciare qualche cospicuo finanziamento dalla Ce e dare un supporto tangibile alla competitività dell'agricoltura nazionale.