Hogan: "Una misura eccezionale, ma attenzione ai ritardi"
Secondo il Commissario Ue all’agricoltura, Phil Hogan, si tratta di una decisione che riflette “le difficoltà incontrate da alcuni organismi pagatori nel primo anno di versamenti della nuova Pac”.
Tuttavia, Hogan ha sottolineato "che questa deroga non deve essere intesa come una scusa per rallentare la velocità con cui vengono effettuati i versamenti”, e ha esortato gli organismi pagatori a “dare priorità a tutti i pagamenti in sospeso al fine di massimizzare il livello di quelli effettuati entro il 30 giugno".
Cosa dicono le regole europee
In base alla normativa europea in caso di non rispetto della scadenza, i tagli applicabili alle autorità nazionali responsabili dei pagamenti - nel caso dell'Italia, l’Agea - sarebbero stati del 10% sui versamenti di luglio, del 25% ad agosto e del 45% su quelli effettuati a settembre.
Le scadenze tradizionali
I pagamenti sono effettuati integralmente ai beneficiari, in una o due rate all'anno, tra il 1 dicembre e il 30 giugno dell'anno civile successivo. La Commissione può autorizzare eventuali anticipi. Non hanno diritto ai pagamenti gli agricoltori che hanno creato artificialmente le condizioni per beneficiarne. Per ciascuno Stato membro la Commissione pubblica ogni anno in un regolamento i massimali di bilancio del regime di pagamento unico.
Cosa sono i pagamenti diretti
Questi finanziamenti sono subordinati al rispetto di alcune norme legate alla sicurezza, alla tutela dell'ambiente e al benessere degli animali. Sono sganciati dalla produzione, nel senso che consentono agli agricoltori di scegliere cosa produrre sulla base della probabile redditività di mercato e non del sostegno pubblico, per cui sostengono la redditività a lungo termine delle aziende agricole di fronte alla volatilità dei mercati e all'imprevidibilità delle condizioni meteorologiche.
70 per cento della spesa Pac
I pagamenti diretti vengono finanziati totalmente dall'Ue e rappresentano oltre il 70% della spesa totale della Pac che conta su un bilancio annuo di 59 miliardi di euro. Con la riforma del 2013 il 30% dei pagamenti diretti sono stati collegati al rispetto di tre pratiche agricole sostenibili che rispondono ad esigenze di tutela dell'ambiente e di contrasto ai cambiamenti climatici, vale a dire la qualità del suolo, la biodiversità e il sequestro di CO2, le cosiddette misure per l'ecosostenibilità (in inglese "greening”).