Innovazione, agricoltura, cibo ed Expo. Sono queste alcune delle parole chiave che sono al centro di Seeds&Chips, l'evento che raccoglie le startup e le aziende che lavorano nel settore agroalimentare, dal campo alla distribuzione, passando per la trasformazione e la ristorazione.

Giunta alla sua seconda edizione, S&C raccoglie a Milano, fino a sabato 14 maggio, oltre 200 aziende, “ma l'obiettivo per l'anno prossimo è arrivare a quota mille”, lancia la sfida Marco Gualtieri, imprenditore da sempre attivo nel mondo del tech e fondatore di Seeds&Chips.

Vogliamo unire i semi (seeds) e quindi l'agricoltura e il cibo con i microprocessori (chips)”, spiega ad Agronotizie. “Il food è di fatto la più grande industria del mondo con un giro d'affari da 5 trilioni di dollari e il 40% della forza lavoro mondiale impiegata. Tutti hanno bisogno di mangiare e l'alimentazione è la vera sfida di questo secolo, come ci ha ricordato bene Expo 2015”.

FoodInnovation dunque, per rispondere alle sfide di Expo: nutrire una popolazione mondiale che sta crescendo velocemente, rispettando l'ecosistema del Pianeta, già compromesso dall'intervento dell'uomo. “La risposta è l'innovazione”, sottolinea Gualtieri. “Per quello che riguarda l'agricoltura il precision farming può davvero rivoluzionare il modo in cui il cibo viene prodotto. E siamo solo agli albori di questo cambiamento: l'Italia può mettersi alla testa di una rivoluzione”.

Hanno visitato Expo 21,5 milioni di persone”, ricorda Claudia Sorlini, presidente del Comitato scientifico dell'Esposizione universale, intervenuta durante la conferenza di apertura di Seeds&Chips. “Quello che mi fa più piacere è che ci sono stati due milioni di studenti che hanno preso coscienza di quanto il tema del cibo sia cruciale per la nostra vita ed economia”.

Guarda al cibo con una prospettiva business Douglas Hickey, commissario generale del Padiglione Usa. “Tutti devono mangiare e i consumatori vogliono cibi sani ed eco-sostenibili. Per un investitore quello agroalimentare è il settore più interessante perché riguarda ogni singolo abitante del globo. Ma bisogna migliorare la produzione, la distribuzione e la sostenibilità del cibo”.

Di diritto al cibo ha parlato Livia Pomodoro, presidente del Milan Center for Food Law and Policy. “Il diritto all'accesso al cibo e ad un cibo che sia adeguato alle proprie necessità è fondamentale. L'Italia e Milano devono essere i protagonisti attivi di un cambiamento inarrestabile, che non finisce perché i riflettori di Expo si sono spenti”.

La tecnologia è la risposta dunque, anche se per molti è il male da combattere. “E questo è inconcepibile”, dichiara Aldo Ceriotti, direttore dell'Istituto di biologia del Cnr. “La tecnologia ha cambiato il modo in cui produciamo il cibo e ha reso possibile sfamare sei miliardi di persone. L'innovazione è fondamentale per avere più cibo, più sano, più ecosostenibile e più sicuro”.

AgroNotizie è media partner di Seeds&Chips
 

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