“Un successo atteso e in qualche misura programmato - ha affermato Fabio Bettio, brand manager di Cibus Tec - preparato con un lavoro di riposizionamento della manifestazione che ha saputo rispondere alle richieste della community internazionale che chiedeva una fiera altamente verticale e specializzata. A sancirne il successo, un format che, grazie alla joint venture con Ucima Food Pack e alle alleanze strategiche con Assocarni e Colonia, ha saputo offrire alle aziende presenti inedite sinergie e concrete opportunità di business”.
Ad esprimere soddisfazione sull’andamento della fiera e in particolare sul successo registrato dalla sezione Food Pack, Paolo Gambuli, direttore di Ucima: “l’integrazione delle tecnologie per il confezionamento e l’imballaggio con gli storici settori merceologici di Cibus Tec ha confermato che la nostra scelta è stata indovinata con risultati al di sopra delle aspettative. I buyer internazionali presenti ci hanno confermato la validità della formula e le stesse conferme ci sono giunte dagli espositori che hanno già espresso l’intenzione di confermare e aumentare la loro presenza nel 2016. E’ nata una vera fiera verticale - ha continuato Gambuli - che avrà un futuro in crescita, grazie al livello delle aziende presenti e a un quartiere fieristico adeguato e facile da raggiungere”.
Non sono solo il numero e la qualità degli afflussi (500 top buyer molti dei quali da mercati ad alto potenziale di crescita), a misurare le performance della quattro giorni fieristica. A riaffermare il quartiere fieristico di Parma come polo di riferimento della meccanica alimentare, l’elevato volume dei contratti commerciali chiusi in fiera con realtà mature come Stati Uniti ed Europa occidentale o “emerging” come Vietnam e Turchia. “Crediamo di poter affermare che Cibus Tec Food Pack - ha aggiunto Giuseppe Lesce direttore generale Closures di Sacmi e presidente Ucima - sia già diventata la fiera di riferimento italiana e tra i maggiori appuntamenti internazionali delle industrie alimentari mondiali”.
All’appeal della manifestazione ha contribuito un programma convegnistico costellato di eventi di caratura internazionale come il workshop organizzato dalla Warrant Group sui fondi europei per l’internazionalizzazione - 80 mld euro nel periodo 2014-2020 - messi a disposizione delle Pmi dall’Unione europea, il “Meat Day” di Assocarni, inaugurato dal presidente in pectore di Federalimentare Luigi Scordamaglia, che ha ribaltato la prospettiva sul Carbon footprint della carne, il congresso mondiale sulla ingegneria di igienizzazione e sicurezza degli stabilimenti alimentari dall’Ehedg, la conferenza sul futuro del single serve (il caffè in cialda ma non solo) moderata dal Cto di Lavazza Filippo Ferrari a cui hanno partecipato tutti leader tecnologici del settore.
Come richiesto dal mercato – in un calendario che andrà ad armonizzarsi con i due eventi leader in europa Interpack e AnugaFoodTec – l’Italia ha trovato la sua fiera multifiliera, costruita attorno alla esperienza di CibusTec che dagli anni ’30 è la fiera di riferimento per le tecnologie dedicate ai vegetali e al dairy.
“Il consenso di imprese, istituzioni e associazioni verso la nuova formula di Cibus Tec è stato straordinariamente positivo - ha dichiarato Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma -. La crescita a due cifre, poi, di espositori e visitatori, l’internazionalità e livello qualitativo della fiera hanno consacrato il ruolo della manifestazione: siamo la piattaforma marketing di riferimento per il made in Italy meccano-alimentare e per il suo sviluppo sui mercati di tutto il mondo. Prossimo appuntamento nel 2016”.
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Fonte: Cibus Tec