Un padiglione come quello del vino a Expo, su una superficie di 2mila metri quadrati, ha bisogno di espandersi anche all’esterno, per far conoscere i territori italiani del vino e la Franciacorta può essere uno dei grandi fuori salone. Spero che il presidente del consorzio per la tutela del Franciacorta, Maurizio Zanella, sia disponibile di farsi interprete di questo percorso, perché i turisti che vengono in Italia per l’Esposizione Universale abbiano anche l’opportunità di toccare anche paesaggi del vino come questi”.

Lo ha detto ieri pomeriggio il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, intervenendo in Franciacorta all’incontro con i giornalisti per il Consiglio informale dei ministri agricoli dell’Unione europea, in programma fino a domani a Milano.

Oggi, per rimanere sempre nel mondo del vino, i ministri dell’Agricoltura visiteranno l’Università di Scienze Gastronomiche a Pollenzo-Bra, nelle Langhe patrimonio Unesco.

Veronafiere, ha ricordato ieri Mantovani, “è il primo organizzatore diretto di manifestazioni in Italia, con oltre 100 anni di storia e una posizione geografica strategica, al centro delle maggiori direttrici intermodali europee. Siamo leader nel settore agroalimentare, detenendo in materia il 45% delle manifestazioni fieristiche italiane”.

Verso Expo2015. Mantovani ha illustrato quali saranno le caratteristiche principali del padiglione del vino all’Expo di Milano, la cui organizzazione è stata affidata a Veronafiere, forte dell’esperienza e della tradizione di Vinitaly, manifestazione mondiale su vino e spiriti.

In Italia parlare di vino significa raccontare una storia che è allo stesso tempo produzione, qualità, cultura e modo di vivere, a partire dalla dieta mediterranea - ha specificato Mantovani -. La mission di Veronafiere è rappresentare una piattaforma per la promozione internazionale del sistema industriale del Paese e dell’eccellenza made in Italy, fornendo strutture e servizi ad alto valore aggiunto ai propri clienti, sia visitatori che espositori”.

Il padiglione del vino – ha proseguito il direttore generale di Veronafiere - è stato pensato per chi il vino non lo conosce perché in Italia e in Europa si dà per scontato il vino, ma non è così in tutto il pianeta”.

Sarà una “grande esperienza emozionale, che racconterà storia e cultura del vino, con una particolare attenzione al Made in Italy, che racchiude in sé storia, cultura, paesaggi. Oltre a questo primo livello, ci sarà anche una fase più diretta, dove abbiamo creato una sorta di biblioteca del vino, dove il visitatore può rapidamente consultarli”.

Fra le iniziative di Veronafiere nel comparto agricolo e agroalimentare, l’ultima nata è Fruit Gourmet Expo, in programma dal 5 al 7 maggio. “Una manifestazione – ha spiegato Mantovani – dedicata all’ortofrutta, tema sul quale l’attenzione ai nostri produttori è massima, anche in relazione con gli effetti dell’embargo russo”.