Vista attraverso le pagine dei giornali l'agricoltura sembrerebbe un mondo immune alle crisi dell'economia. Questa almeno è l'immagine che un lettore frettoloso se ne potrebbe fare leggendo il “Corriere della Sera” del 15 luglio, dove si spiega che l'alta gamma alimentare cresce sino a superare gli acquisti di beni di lusso come borse e vesti “d'autore”. Per “La Stampa” del 17 luglio l'export del 2012 ha i suoi punti di forza nell'oro e negli alimentari. Non è da meno “Repubblica” che il 15 luglio dice ai suoi lettori che in agricoltura cresce il Pil e crescono gli occupati, soprattutto giovani. A guardare il rovescio della medaglia ci pensa la “Gazzetta del Mezzogiorno” che il 12 luglio avverte che l'aumento della occupazione giovanile in agricoltura deve fare i conti con impieghi che in molti casi poco hanno a che vedere con qualifica e preparazione. E non mancano, come sempre, problemi come la frenata del mercato per i vini, dove i prezzi sono in flessione dopo che ci si è accorti che le previsioni al ribasso sulla produzione 2012 sono state ribaltate e c'è più vino del previsto. I dettagli si possono leggere il 14 luglio su “Il Sole 24 Ore”. Chi produce kiwi in Veneto si sta preoccupando invece per gli attacchi di batteriosi, come riporta il “Gazzettino” del 17 luglio. In Liguria, scrive il “Secolo XIX” nello stesso giorno, è di nuovo allarme per le palme, questa volta attaccate dalla fusariosi. Per le palme siciliane resta il pericolo per gli attacchi del punteruolo rosso e il “Corriere della Sera” del 14 luglio riporta a questo proposito le esperienze di lotta a questo parassita condotte da Lucio Tasca D'Almerita, profondo conoscitore di questi alberi oltre che esperto viticoltore. Ancora guai in vista per la mai conclusa vicenda delle quote latte. Ora Bruxelles ci contesta il rinvio deciso nel 2010 per il pagamento delle multe e chiede i danni. Se ne parla il 18 luglio sulle pagine de “La Stampa”. Restiamo nel mondo del latte con lo stop alle trattative sul prezzo in Lombardia. La notizia è riportata da “La Padania” del 18 luglio.

Temporali e grandinate
Dove non arrivano mercati in flessione, parassiti e patologie a guastare l'immagine di un'agricoltura in crescita, ci pensa il maltempo. Temporali, grandinate e bombe d'acqua hanno colpito un po' ovunque, salvando solo le aree a Sud della Penisola. Così la “Nuova Venezia” del 13 luglio racconta le devastazioni dei campi, dove l'80% del raccolto in alcuni casi è andato perso. Vento e grandine nel cremonese, spiega il “Corriere della Sera” del 14 luglio, ha fatto danni anche nelle stalle, tanto che dalla “Gazzetta di Mantova” del giorno seguente si apprende della decisione della Lombardia di chiedere lo stato di crisi. La grandine che si è abbattuta nel bresciano ha portato danni per decine di milioni di euro e ad essere colpite sono state soprattutto le coltivazioni di mais, che il più delle volte non sono coperte da polizze assicurative, come si legge sul “Corriere di Brescia” del 16 luglio. Danni ancora più ingenti, 100 milioni secondo “La Provincia”, per le colture di medica, bietole e mais del cremonese. Colture devastate su 10mila ettari, gli fa eco “Il Giorno” parlando del maltempo che ha colpito la provincia di Lecco.

Ogm, basta la parola
Incurante di questi problemi va avanti come sempre l'eterna polemica sugli Ogm, rinfocolata dalla recente decisione italiana di vietarne la coltivazione a dispetto delle decisioni comunitarie, cosa che ci porterà presumibilmente ad un nuovo scontro con Bruxelles, secondo “Italia Oggi” del 13 luglio. Il decreto che mette fuori legge il mais biotech, scrive “Repubblica”, è stato firmato da tre ministri, quello dell'Agricoltura, dell'Ambiente e della Salute e prevede persino la “decontaminazione” dei campi seminati a Ogm. E mentre il mondo agricolo, anche su questo argomento, si divide fra favorevoli e contrari, il mondo industriale, scrive “Il Sole 24 Ore” del 13 luglio, resta compatto nel criticare il divieto imposto dal Governo. E critiche giungono anche dal mondo scientifico. Questa volta a prendere la parola è Roberto Defez del Cnr di Napoli, che dalle pagine di “Tutto Scienze”, il dorso del quotidiano La Stampa dedicato al mondo della ricerca, lancia un appello affinché non si fermino gli studi sugli Ogm.

Marchi in saldo e marchi in crescita
Un'occhiata infine sul mondo delle industrie agroalimentare, dove spicca la notizia che un altro marchio italiano passa in mani straniere. Questa volta è il turno della Pernigotti, che dalla famiglia Averna passa alla turca Toksoz. I dettagli si possono leggere su molti quotidiani e fra questi “Il Sole 24 Ore” del 12 luglio. Ancora da “Il Sole 24 Ore” si apprendono le difficoltà che attraversa il marchio Brendolan, nella sfera di Latterie Virgilio, noto soprattutto per le produzioni del prosciutto San Daniele Dop. Segno più per le vendite di casa Barilla, scrive “Il Mattino” del 12 luglio, ma solo sui mercati stranieri, mentre in Italia si registra qualche flessione. Guarda all'estero anche il gruppo Valagro, impegnato sul fronte della chimica per l'agricoltura che si appresta, stando a quanto riporta il “Corriere della Sera” del 15 luglio, a fare “shopping” sui mercati d'Oriente. E' una storia di successi anche quella pubblicata su “Famiglia Cristiana” in edicola il 18 luglio che ospita una lunga intervista a Giovanni Ferrero, nipote del fondatore dell'azienda che ha reso famoso nel mondo il marchio Nutella.

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