"Il boom di acquisti di terreni agricoli nei Paesi poveri da parte di investitori esteri interessati alla produzione di alimenti da destinare alle proprie necessità è una nuova pericolosa forma di colonizzazione che va fermata". Lo afferma il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, commentando i dati contenuti nel rapporto Oxfam sul land grabbing

"Siamo di fronte ad un 'salto di qualità' nella speculazione finanziaria internazionale - sostiene Marini - che, dopo aver 'giocato' senza regole sulle materie prime agricole, si è rivolta direttamente alla compravendita di terreni, sottraendo una risorsa determinante per lo sviluppo dei Paesi poveri".

"Gli effetti drammatici - conclude il presidente - vanno dalle speculazioni sulle materie prime agricole al furto di milioni di ettari di terre fertili a danno dei Paesi più poveri, il cosiddetto land grabbing, fino alle grandi bugie sul potere salvifico degli Ogm, la cui diffusione sotto il pressing delle multinazionali è aumentata, insieme al numero degli affamati".

Confagricoltura: 'Una 'nuova corsa all'oro' che conferma la centralità dell'agricoltura

Il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, in relazione al rapporto diffuso dall'Oxfam sul fenomeno del land grabbing, sostiene che la corsa all'acquisto o all'affitto di terreni agricoli nel mondo da parte di stati sovrani o investitori istituzionali rappresenti una nuova corsa all'oro, per la quale si prevede un progressivo intensificarsi nei prossimi anni, che conferma una centralità dell'agricoltura nelle sorti del mondo che ormai non si può più ignorare, sia sotto il profilo economico, sia sotto quello sociale.

Cia: 'Una nuova forma di sfruttamento pericolosa ed immorale'

"Il fenomeno del land grabbing sta assumendo proporzioni davvero preoccupanti e pericolose. La corsa all'accaparramento dei terreni agricoli nei Paesi poveri da parte di grandi investitori stranieri è una nuova forma di sfruttamento delle popolazioni che vivono nella fame e nella povertà. E per questo motivo va assolutamente bloccata". 

Lo afferma il presidente della Cia, Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi, commentando il rapporto diffuso dall'Oxfam sul land grabbing. 

"E' una deriva pericolosissima e immorale, non si possono fare affari e speculazioni sul cibo togliendo risorse e sostentamento ai Paesi poveri".