Non poteva mancare fra gli argomenti affrontati dalla stampa agricola il tema della crisi che ha aggredito il settore frutticolo (e non solo). Merita una lettura l'editoriale a firma di Corrado Giacomini pubblicato su “Informatore Agrario” numero 29 che senza giri di parole punta il dito sui mali dell'agricoltura, fra i quali l'incapacità di organizzarsi e programmare le produzioni. E' ancora “Informatore Agrario” che nel numero successivo fornisce alcune indicazioni sui bandi previsti dal Mipaaf per la promozione degli agroalimentari (attenti alla scadenza ormai prossima, il 16 agosto per la frutta e il 30 novembre per gli altri prodotti).

 

Dove va la Pac

Riflettori puntati su Bruxelles con “Agrisole” che analizza il documento sulle prospettive finanziarie della Ue per il periodo 2014-2020. Alla riduzione delle spese agricole si accompagna un riequilibrio nel pagamento degli aiuti diretti destinato a penalizzare anche l'Italia. Che ci si debba attendere un taglio delle risorse destinate all'agricoltura lo scrive anche “Informatore Agrario” numero 27. Ma c'è qualche nota positiva con la conferma che i pagamenti diretti potranno giungere prima grazie all'anticipazione da parte delle Regioni. Se ne parla su “Informatore Agrario” numero 30.

 

Grano duro

E' tutto da leggere “Spazio Rurale” di luglio dove con il titolo “La rivoluzione di Romano” si commenta la decisione del ministro di commissariare alcuni enti, fra i quali Agea. Ancora nello stesso numero troviamo l'articolo “Fermare il declino”, a proposito della continua riduzione delle superfici destinate a grano duro, che nel giro di sette anni si sono ridotte di un terzo, mentre la Francia, ad esempio, si è mossa in senso opposto, portando da 400mila a 500mila gli ettari destinati a questa coltura. Una conferma del calo delle produzioni di grano duro arriva da “Agrisole” numero 27 e si parla di grano duro anche sul numero 26 di “Terra e Vita” con un'analisi dell'andamento della coltura in Nord America, dove pure si registra un calo che pare favorire il mercato italiano. Torna sull'argomento “Agrisole” numero 30, questa volta per commentare i dati della produzione ed evidenziare come le stime del Mipaaf (3,65 milioni di tonn) siano distanti da quelle di Italmopa (3,2 milioni di tonn).

 

Arriva L'Allevatore

“Questo greening non ci piace”. Si apre con questo titolo l'editoriale de “L'Allevatore Magazine” il quindicinale dell'Associazione italiana allevatori che a partire dal numero in distribuzione a luglio ha deciso di mettere a disposizione degli internauti alcune pagine della pubblicazione, come l'editoriale che abbiamo appena citato. On line troviamo anche un interessante reportage intitolato “la bufala ti fa bella”, dove si raccontano le esperienze dell'azienda Favella, che dalla produzione di latte di bufala e di latticini si è spinta sino alle creme di bellezza. Nello stesso numero di luglio, ma purtroppo non è disponibile on-line, merita un cenno il dossier sull'alimentazione della vacca da latte dove si parla di come affrontare il caro alimenti modificando in modo opportuno la dieta degli animali. E qualcosa si può risparmiare sostituendo parte dei cereali con foraggi. Ma attenzione alla qualità di questi ultimi.

 

Se la crisi diventa energia

Continua a destare attenzione il tema delle energie rinnovabili e in particolare del fotovoltaico in agricoltura. Un tema al quale “Agrisole” dedica un intero “speciale”, mentre “Terra e Vita” si sofferma sulle regole per l'installazione dei pannelli solari, ricordando che alla base resta il vincolo di non superare il 10% della superficie disponibile. A proposito di energie rinnovabili (e di crisi ortofrutticola), “Agrisole” numero 30 dà informazione che in Emilia sono avviati i primi ritiri dal mercato di prodotto da avviare agli impianti a biomasse. E tornano alla mente le immagini, ormai storiche, di quando Aima (oggi Agea) risolveva le crisi con l'ammasso e la distruzione dei prodotti che il mercato non riusciva ad assorbire. Oggi, almeno, se ne ricava qualche chilowatt di energia.