"Confagricoltura è contraria alla paventata riduzione dei finanziamenti al settore; il veto al bilancio 2011 espresso da Regno Unito, Paesi Bassi e Svezia fa comprendere come la battaglia sui fondi sarà accesa. Occorre rafforzare il gruppo di Paesi favorevoli al mantenimento della Pac guidati da Francia e Germania, con l'intento di garantire le risorse necessarie all'agricoltura ed alle politiche nazionali. Un invito che rivolgo anche all'Italia, e so che il ministro Galan si è già espresso favorevolmente in tal senso". Lo ha detto Giandomenico Consalvo, componente della giunta di Confagricoltura, competente per le politiche internazionali, durante un incontro con gli addetti agricoli delle ambasciate estere, al quale hanno preso parte una trentina di aderenti al gruppo Oscar, ordine speciale consiglieri agricoli a Roma, a cui aderiscono la gran parte degli addetti agricoli stranieri accreditati in Italia.

Tema importante per Confagricoltura è quello della spesa per lo sviluppo rurale, il cosiddetto secondo pilastro della Pac, che dovrà mantenere la sua caratterizzazione basata sulla programmazione territoriale e sul principio del cofinanziamento delle risorse da parte degli Stati membri e dei beneficiari e dovrà concentrarsi su misure a vantaggio delle imprese agricole, puntando sull'aumento della loro competitività, favorendo gli investimenti aziendali (innovazione tecnologica), il ricambio generazionale, l'integrazione di filiera e la promozione a sostegno dell'export. 

Nel corso dell'incontro è stato illustrato il progetto "Futuro fertile" di Confagricoltura (con le 61 proposte di riforma della normativa per il settore agricolo) che ha ricevuto pieno apprezzamento; il coordinatore del gruppo Oscar, Balázs Hamar (Ungheria), parlando a nome dei colleghi, ha detto: "Il progetto di Confagricoltura ci sembra utile con proposte interessanti che possono essere mutuate anche in altri Paesi dove si riscontrano problemi analoghi ai vostri". 

Alla fine dell'incontro Giandomenico Consalvo ha evidenziato come "siano importanti le relazioni con gli esperti agricoli delle ambasciate, sia per mantenere vivo il dialogo sulle materie relative alle politiche comunitarie ed internazionali, sia per stimolare la realizzazione di iniziative comuni mirate all'ampliamento dell'export delle nostre produzioni o di collaborazioni di carattere imprenditoriale".