L'Ismea annuncia l'uscita del primo numero della News mercati sui prodotti biologici

Il nuovo prodotto editoriale realizzato per conto del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali nell'ambito del Programma di azione nazionale per l'Agricoltura biologica e i prodotti biologici, verrà pubblicato a cadenza mensile sul sito internet dell'Istituto e inviato per e-mail agli utenti iscritti al servizio di newsletter. 

Orientata al monitoraggio delle filiere ortofrutticola, cerealicola, olivicola, lattiero casearia e zootecnica, la news illustra la dinamica congiunturale e tendenziale dei prezzi all'origine e al consumo dei prodotti biologici, anche in un'ottica comparativa rispetto alle referenze convenzionali, analizzando nel contempo il trend dei consumi domestici, con l'indicazione della distribuzione degli acquisti per canale di vendita e area geografica. 

Nel primo numero

In questo primo numero, l'andamento dei prezzi alla produzione dei prodotti bio, aggiornati al mese di agosto 2010, rivela listini stabili rispetto al mese precedente e prevalentemente in rialzo rispetto all'analogo periodo dello scorso anno. Tendenza contrapposta caratterizza la fase al consumo, che, rileva l'Ismea, in base agli ultimi dati disponibili (luglio 2010) evidenzia prezzi in aumento su base mensile e in calo su base annua. 

Intanto, precisa l'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, sul fronte dei consumi domestici nei primi sette mesi del 2010 gli acquisti di prodotti biologici confezionati sono cresciuti del 10,2% in valore rispetto al pari periodo 2009, mentre per l'ortofrutta fresca e sfusa l'aumento si è limitato ad un 3% circa.  

Più in dettaglio, la pasta di semola ha registrato un incremento del 12,9%, il pane (e sostituti) del 19,8%, i biscotti dolciumi e snack del 18,5%, l'olio di oliva del 27,7%, il latte fresco del 24,3%, gli yogurt del 4,6% e le uova del 6% . 

Il comparto biologico mette quindi a segno ancora un risultato positivo, sia in termini di maggiori consumi termini che sotto il profilo di una più equilibrata distribuzione del valore lungo la filiera. 

Le performance registrate rispetto allo scorso anno, sia in relazione ai prezzi che ai consumi risultano in effetti quasi sempre migliori nel raffronto con i prodotti convenzionali, anche se i prezzi all'origine del convenzionale in certi casi sono aumentati di più rispetto a quelli bio franco produttore.