Nel progetto sono state coinvolte cinque aziende (due con ingrasso tutto pieno tutto vuoto, due con cicli continui e una sia con riproduzione che con ciclo continuo), che hanno validato un metodo per calcolare in autonomia il bilancio dell'azoto della propria azienda, utilizzando le informazioni raccolte in modo ordinario durante i cicli di allevamento.
Le normative europee e anche locali che intervengono in merito alle emissioni e al loro contenimento riconoscono come più efficaci gli interventi che agiscono a monte della catena emissiva (alimentazione per ridurre l'azoto escreto), o a valle sulla distribuzione agronomica degli effluenti.
Un aspetto del progetto ha riguardato le metodologie di calcolo delle escrezioni dell'azoto.
L'N escreto è dato da un bilancio di input-output, più in specifico:
La resa dell'azoto esprime quanto dell'azoto entrato in allevamento come mangime è stato trasformato in animali in uscita; si tratta di un dato indicativo dell'efficienza di allevamento e per capire se un allevamento è più o meno efficiente. Uno degli scopi del progetto era di valutare se per stimare il bilancio dell'azoto fossero sufficienti i dati tabulati dei contenuti di N negli alimenti e i cartellini degli alimenti o se fossero necessarie campagne di analisi che richiedono ulteriori costi per l'allevatore.
Dalle prove effettuate è emerso, anche sulla base della tolleranza ammessa dai regolamenti Ue, che ci si può riferire ai dati di cartellino per i mangimi completi e complementari, ai dati tabulati per i mangimi semplici, mentre è opportuno fare campionamenti e analisi dei prodotti lattei per chi li usa. Confermano infatti la validità di utilizzo dei cartellini per la stima del bilancio dell'azoto.
Altro obiettivo del progetto riguardava le differenze di ettari necessari per la distribuzione degli effluenti utilizzando il bilancio dell'azoto calcolato in precedenza rispetto al valore di riferimento del dm 25 febbraio 2016 sulla utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento riferito al peso vivo mediamente presente.
- Per suinetti e scrofe secondo i dati del dm 25 febbraio 2016 è previsto un valore unico pari a 101 kg N escreto/t peso vivo. Con il bilancio dell'N questo valore per i suinetti risulta sottostimato mentre per le scrofe risultata sovrastimato, in quanto i suinetti consumano alimenti con un maggior contenuto proteico rispetto alle scrofe.
- Per gli ingrassi l'utilizzo del metodo di bilancio rispetto all'uso dei valori tabellari premia gli allevamenti che hanno una migliore resa dell'azoto (parametro di efficienza globale dell'allevamento) e moderati titoli proteici della razione, fermo restando che il tenore proteico nella dieta non deve peggiorare le prestazioni produttive.
Per il bilancio dell'N, è stato realizzato dal Crpa un tool di calcolo (foglio excel), utilizzabile autonomamente dal singolo allevatore per realizzare un autocontrollo dell'azoto nell'alimentazione dei suini della propria azienda. Questo strumento è liberamente scaricabile dal sito del progetto e utilizzabile seguendo le semplici istruzioni del manuale di utilizzo.
Contatto per informazioni: info@crpa.it
Maggiori informazioni nel sito del progetto.
Tool di calcolo in questa pagina.
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Fonte: Agronotizie