Gli asini salgono in cattedra e no, non è un'offesa.
Dimentichiamo per un momento il cappello con le lunghe orecchie che indossava il monello Pinocchio nelle avventure raccontate da Carlo Collodi e facciamo spazio agli asini veri e propri.

Negli ultimi dieci anni, secondo un'analisi di Coldiretti, gli asini in Italia sono aumentati del 400%, diventando i protagonisti delle fattorie didattiche.
Grazie al loro carattere mansueto e alla loro versatilità, l'utilizzo di questi animali si è allargato sempre di più anche alla funzione curativa con la pet therapy, una pratica sempre più riconosciuta come agricoltura sociale.


Ca' di Luna, tra asini e Giacomo Leopardi

E per confermare che gli asini possono anche essere colti, è ai piedi del Colle dell'Infinito di Giacomo Leopardi, a Recanati (Mc), che sorge Ca' di Luna, un'azienda agricola che si occupa di onoterapia.

Come è nata Ca' di Luna?
"L'azienda - spiega il fondatore Tony Giri - prende il nome della prima asinella nata in fattoria, Luna appunto".

A questa asinella si affianca la mamma Gigia, "è così che è nata la nostra realtà, interamente modellata su di loro. Così con la mia famiglia ho deciso di acquistare il terreno e frequentare un corso di coadiutore dell'asino presso la scuola di formazione della Città degli asini di Polverara (Pd)".

Il corso di coadiutore dell'asino approfondisce le competenze specifiche dell'operatore, i cui compiti sono quelli di assumere la responsabilità della corretta gestione dell'animale ai fini dell'interazione. Insegna inoltre all'coadiutore come monitorare lo stato di salute e il benessere dell'animale impiegato. Il corso si divide in due parti.
La prima teorica dove si acquisiscono conoscenze come l'evoluzione dell'animale, il primo soccorso, la relazione uomo-asino e il comportamento sociale dell'animale.
La seconda, pratica, dove si impara il lavoro in sicurezza con l'asino, la gestione della scuderia e la pratica di socializzazione.

Dopo il percorso formativo, il coadiutore può svolgere gli Iaa - Interventi assistiti con gli animali che, secondo le Linee guida nazionali in materia, sono considerati come "l'espressione più alta e qualificata dell'interazione uomo-animale". 
Questi interventi sono "rivolti a persone di ogni età, con disturbi della sfera fisica, neuromotoria, psichica ma anche ad individui sani" e richiedono il coinvolgimento di una équipe multidisciplinare composta, a seconda del tipo di intervento, da figure sanitarie, pedagogiche e tecniche con diversi compiti e responsabilità.

Ma perché proprio gli asini?
"Abbiamo scelto gli asini per la loro empatia, perchè sono il primo equide utilizzato dall'uomo per lavoro e per la sua umiltà. E' il cavallo dei poveri". 
Altre caratteristiche sono la taglia ridotta, la grande pazienza, la morbidezza al tatto e la lentezza nei movimenti. Grazie alla sua indole pacata e mediante la sua vicinanza, "l'asino aiuta l'utente a ridurre lo stress, ad alleviare le difficoltà emotive e a migliorare la comunicazione".

"Ad oggi abbiamo nove meticci, in parte salvati da macellazione e maltrattamenti, ma dalla nostra azienda ne sono passati molti altri, che sono stati imbrancati e rieducati al contatto e alla fiducia per poi andare in altre fattorie didattiche".

Ed è grazie a loro che Toni svolge anche attività di didattica come laboratori e percorsi sensoriali, e piccoli trekking.
"Siamo per prima cosa un'azienda agricola multifunzionale che crea nuove possibilità di inclusione sociale, anche con l'aiuto di questo stupendo quadrupede dalle lunghe orecchie".

Inoltre Ca' di Luna, che si sviluppa su circa undici ettari tra uliveti, frutteto, ortaggi e seminativo di grani e legumi, "è riconosciuta dalla Regione Marche come agricoltura sociale e fattoria didattica, occupandosi principalmente di inclusione lavorativa di ragazzi disabili, attraverso il laboratorio di trasformazione aziendale di prodotti biologici".
 
Trekking alla fattoria Ca' di Luna
Trekking con gli asini
(Fonte: © Ca' di Luna - via Facebook)