Benché la produzione animale europea sia 'più sicura che mai' e sia soggetta a rigorosi controlli, la percezione che i cittadini hanno riguardo a tale settore è molto lontana dall'essere soddisfacente. I rischi sanitari per gli animali, d'altra parte, sono aumentati a causa della maggiore mobilità mondiale e dell'accresciuta richiesta alimentare, dell'intensificazione degli scambi commerciali internazionali e del cambiamento climatico. Approvando con 482 voti favorevoli, 9 contrarie 16 astensioni la relazione di Janusz Wojciechowski (Uen, Pl), il Parlamento accoglie quindi con favore lo sviluppo di un approccio strategico alla politica comunitaria in materia di salute degli animali e sostiene, inoltre, gli scopi, gli obiettivi e i principi complessivi stabiliti nella comunicazione sulla strategia per la salute degli animali, che consentiranno all'Ue di rafforzare i propri meccanismi di protezione e la sua preparazione dinanzi all'insorgere di nuove epizoozie. Il Parlamento chiede alla Commissione di presentare un piano d'azione, sollecitando una maggiore ambizione e una visione a più lungo termine nella presentazione delle sue proposte legislative, nonché la definizione chiara e trasparente dei finanziamenti delle singole azioni. L'attuale quadro normativo dell'Ue in materia di salute degli animali è, infatti, complesso e dispersivo e deve essere semplificato raccogliendo in un unico atto giuridico i principi fondamentali dell'intervento in materia di salute degli animali. La strategia per la salute degli animali dovrebbe anche includere le attività delle imprese di macellazione e di trasporto degli animali, dei produttori e dei fornitori di mangimi.
Le proposte del Parlamento europeo da rivolgere alla Commissione vertono su: controlli sanitari accurati alle frontiere, protezione dei produttori Ue e tracciabilità; trasporti di qualità e no alla clonazione per fini economici; garantire la libera circolazione di prodotti derivati da animali vaccinati; incentivi per la prevenzione dei rischi.
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