Il Parlamento Europeo in questi giorni fa passi avanti a difesa degli interessi degli agricoltori dell'Unione Europea, mentre si avvicina la data del 18 dicembre2025, quando i sindacati riuniti nel Copa Cogeca daranno vita ad una manifestazione di protesta a Bruxelles, sotto la sede della Commissione Ue, contro la nuova Politica Agricola Comune post 2027 e le troppo fragili clausole di salvaguardia degli accordi Ue-Mercosur, ma anche per chiedere una più celere entrata in vigore delle nuove norme di semplificazione della Pac in corso e per la lotta alle pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare.
Con due distinti atti, il Parlamento Ue avvicina la data di entrata in vigore della semplificazione della Pac e allunga invece i tempi di ratifica degli accordi Ue-Mercosur: per vederci chiaro, in questo caso, sulle norme di salvaguardia da più parti ritenute troppo lente per tutelare tempestivamente gli agricoltori e gli allevatori Ue.
Semplificazione Pac più vicina
Il 20 novembre scorso, la Commissione Agricoltura dell'Europarlamento ha approvato il pacchetto di semplificazione della Pac come negoziato nell'accordo provvisorio tra Parlamento e Consiglio Ue: meno burocrazia, meno controlli inutili, più flessibilità ambientale senza rinunciare alla sostenibilità.
"Dal 1° gennaio - dopo l'approvazione della Plenaria a Strasburgo che arriverà a dicembre - i piccoli agricoltori avranno fino a 3mila euro all'anno di aiuti (erano 1.250), nuovi strumenti per crisi climatiche e di mercato, e verranno erogati fino a 75mila euro per i giovani che aprono un'azienda agricola. Così come le aziende certificate biologiche saranno direttamente green" spiega il parlamentare italiano Stefano Bonaccini, a proposito del controllo sulle Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali che verranno assunte per rispettate da chi ha aziende bio.Si libereranno così circa 1,5 miliardi di costi amministrativi l'anno, risorse che tornano a chi produce e difende il territorio.
"Un'Europa più semplice e vicina a chi lavora la terra. Continueremo su questa strada! E insisteremo per cambiare la nuova Pac 2028-2034 che così com'è non va bene" sottolinea Bonaccini.
Ue-Mercosur, un freno sulla ratifica degli accordi
C'è una novità sul processo di ratifica degli accordi tra Unione Europea e gli stati latinoamericani Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, aderenti al Mercosur: il 25 novembre scorso, il gruppo del Partito Popolare Europeo ha ritirato la richiesta di applicare la procedura d'urgenza sul voto riguardante la clausola di salvaguardia bilaterale, quella che consente alla Commissione Ue, se del caso, di sospendere gli accordi sull'azzeramento reciproco dei dazi se le merci importate causino danno agli agricoltori dell'Unione Europea.
La decisione, annunciata durante l'Assemblea Plenaria dalla presidente Roberta Metsola, ha scongiurato un voto accelerato previsto, nelle intenzioni iniziali, per ieri 27 novembre 2025, riportando il dossier alla procedura ordinaria. Il voto è ora previsto nella sessione del 15-18 dicembre 2025, proprio mentre giungeranno a Bruxelles i manifestanti sotto l'egida del Copa Cogeca.
Come noto, le clausole di salvaguardia pensate per l'accordo e poi meglio specificate in una proposta di regolamento Ue, sono state molto criticate dalle organizzazioni agricole, perché prive di automatismo e perché danno alla Commissione un enorme potere discrezionale.
Vale la pena ricordare che gli accordi tra Ue e Mercosur andranno in vigore solo con la ratifica del Parlamento e del Consiglio Ue e di tutti i Parlamenti dei 27 Stati membri dell'Unione Europea.
Cia, bene il rinvio sulla clausola di salvaguardia
"La ratifica dell'Accordo Ue-Mercosur richiede scelte chiare a tutela dell'agricoltura europea. Equità e reciprocità che l'attuale proposta di Regolamento, relativa al meccanismo di salvaguardia bilaterale, ancora non garantisce. Responsabile, quindi, la decisione di ritirare la procedura d'urgenza sul voto per la clausola. Serve tempo e una sostanziale revisione delle misure previste dalla Commissione". Così il presidente nazionale di Cia - Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, ribadendo le condizioni imprescindibili per un sì all'accordo.
Confagricoltura, ora confronto parlamentare
Confagricoltura accoglie con favore la decisione di ritirare la procedura d'urgenza sul voto relativo alla clausola di salvaguardia nell'ambito dell'accordo Mercosur. "La scelta di fermare un percorso accelerato - è scritto in una nota dell'organizzazione agricola - consente di riportare la discussione nell'alveo del normale confronto parlamentare, evitando un passaggio che avrebbe compresso il dibattito pubblico su un'intesa dagli impatti potenzialmente molto rilevanti per il sistema agroalimentare europeo".






























