Il prossimo 25 aprile si terrà a Bruxelles la periodica riunione del Consiglio dell'Unione Europea (sezione "Agricoltura e pesca") dove si discuterà di certificazione di assorbimenti di carbonio dei suoli agricoli, bioeconomia, piani strategici della Pac, Ucraina e agenti di controllo biologico.

 

Otto paesi dell'Est Europa hanno inviato un cosiddetto "non-paper" (documento ufficioso) da discutere nello spazio destinato alle "Varie ed eventuali" della nutrita agenda dell'incontro. La Lettonia, in rappresentanza di Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Lituania, Polonia, Romania e Slovacchia ha lanciato l'ennesimo grido di dolore sulla bozza di Regolamento sugli Usi Sostenibili e la sua velleitaria proposta di ridurre del 50% (l'Italia ancora di più) l'impiego dei prodotti fitosanitari pericolosi entro il 2030.

 

Questa riduzione, tra gli altri effetti negativi, metterebbe a repentaglio anche il rispetto del Regolamento (UE) 2016/2031 relativo alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante, che obbliga gli Stati membri ad adottare immediatamente misure fitosanitarie per eradicare qualsiasi organismo di quarantena dell'UE rilevato nel proprio territorio nazionale. Quindi moltissimi organismi, complice la globalizzazione degli scambi commerciali, presto si unirebbero a Xylella, cimice asiatica, mosca orientale e chi più ne ha più ne metta a mettere ulteriormente in ginocchio la già zoppicante agricoltura europea.

 

Tra l'altro questa riduzione non aiuterebbe certo a mantenere gli standard di qualità per la produzione vivaistica che la Ue esporta in tutto il mondo, andando contro a un altro regolamento Ue, il 2019/2072, che prevede appunto parametri minimi di qualità per il materiale vivaistico. Inutile precisare che tra questi parametri i più importanti sono l'assenza di organismi da quarantena.

 

Già oggi la riduzione di mezzi tecnici efficaci sta peggiorando la situazione fitosanitaria: senza misure di protezione efficaci per le piante, non sarà possibile adottare rapidamente azioni per eradicare i fitoparassiti. Il rapporto della Commissione sui fitoparassiti in Europa afferma che "nel 2020, gli Stati membri e la Svizzera hanno inviato 530 notifiche riguardanti fitoparassiti da quarantena rilevati nei loro territori, un aumento del 20% rispetto al 2019".


Nel 2021, rispetto al 2020, il numero di insetti e acari "stranieri" è aumentato, con 23 segnalazioni dagli Stati membri, che sono principalmente controllati dai prodotti fitosanitari, oltre a 14 batteri e 9 virus, viroidi e fitoplasmi, che, dopo essere stati introdotti, si diffondono rapidamente attraverso gli insetti in tutta l'Unione europea. Un esempio ben noto è la già citata e fastidiosissima Xylella fastidiosa (Wells et al.), che si sta diffondendo rapidamente nell'Unione Europea. 
Infine, questa riduzione metterà a repentaglio l'adesione della Ue alla Convenzione Internazionale sulla Protezione delle Piante, che prevede l'adozione di misure efficaci per evitare la diffusione di organismi da quarantena nelle merci scambiate.

 

I nove Paesi concludono con due lapidarie considerazioni:

  • Obiettivi di riduzione dei prodotti fitosanitari scientificamente ingiustificati e giuridicamente vincolanti non devono interferire con la capacità degli Stati membri e dell'Ue di eradicare gli organismi nocivi e la resilienza a possibili focolai di nuovi organismi nocivi nell'Ue;
  • Le nuove iniziative politiche dell'Ue sui prodotti fitosanitari devono garantire che gli esportatori dell'Ue continuino a rispettare i requisiti del commercio internazionale.

Come non condividere questa opinione?

 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

  • Agenda del Consiglio "Agricoltura e pesca" del 25 aprile 2023
  • Regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2016, relativo alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante, che modifica i regolamenti (UE) n. 228/2013, (UE) n. 652/2014 e (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga le direttive 69/464/CEE, 74/647/CEE, 93/85/CEE, 98/57/CE, 2000/29/CE, 2006/91/CE e 2007/33/CE del Consiglio. Consultato 3 febbraio 2021.
  • Regolamento di esecuzione (UE) 2019/2072 della Commissione, del 28 novembre 2019, che stabilisce condizioni uniformi per l'attuazione del regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante e che abroga il regolamento (CE) n. 690/2008 della Commissione e modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2018/2019 della Commissione, 319 OJ L § (2019).